Eni: Plenitude, arrivano i norvegesi (MF)
03 Février 2023 - 8:28AM
MF Dow Jones (Italian)
Il tavolo di negoziazione è aperto: in Plenitude, lo spinoff di
Eni per il retail di luce e gas, l'energia green e la mobilità
elettrica, potrebbe entrare il fondo di private equity norvegese
HitecVision, un colosso da 14 miliardi di euro in gestione
specializzato in investimenti nella transizione energetica. Una
proposta, scrive MF-Milano Finanza, sarebbe stata avanzata dai
rappresentanti del fondo al gruppo guidato da Claudio Descalzi,
dopo che a giugno scorso l'Eni ha deciso di congelare la corsa
verso la quotazione di Plenitude per divergenze sui valori di
mercato.
Allora il gruppo era stato stimato circa 5,5 miliardi, una cifra
considerata troppo bassa da Eni per una ipo come quella di
Plenitude, che nelle visioni del gruppo energetico ha ben altre
prospettive. HitecVision starebbe negoziando l'ingresso di una
quota attorno al 10% di Plenitude. Le indiscrezioni circolate
indicano una valutazione complessiva di circa 8 miliardi ma
potrebbe anche essere inferiore. Le negoziazioni sono appena
iniziate, confermano le fonti. L'ingresso del private equity
norvegese avrebbe il senso industriale di rafforzare Plenitude
proprio nella fase di pre-ipo, secondo varie fonti a conoscenza del
dossier.
I norvegesi sono da tempo partner industriali di Eni: insieme
hanno portato a termine con successo nel 2018 la nascita di Vår
Energi, società di esplorazione e produzione di idrocarburi in
Norvegia, (all'epoca 70% Eni, 30% HitecVision) da un anno quotata
alla borsa di Oslo. A fine 2020 è stata invece creata Vårgrønn, con
l'obiettivo dichiarato di "diventare una delle maggiori aziende
nello sviluppo, costruzione, gestione e finanziamento di progetti
di energia rinnovabile" in Norvegia, in particolare nel settore
dell'eolico offshore. Di questa nuova società, Eni, attraverso
Plenitude, detiene il 65% circa e il resto è in mano a HitecVision.
Gli accordi di giugno 2022 hanno rafforzato l'alleanza
italo-norvegese, con l'acquisizione da parte di Vårgrønn del 20%
posseduto da Plenitude nel maxi-parco eolico Dogger Bank (Regno
Unito), che sarò operativo dal 2026 in Gran Bretagna. In questo
scenario di partnership industriale consolidata, Plenitude sarebbe
la terza operazione congiunta dei due gruppi.
Lato Eni, l'ingresso di HitecVision avrebbe l'effetto di
rafforzare la società nella fase di pre-ipo che, secondo
indiscrezioni, è prevista attorno alla seconda metà del 2024. In
questo arco di tempo Plenitude dovrebbe compiere un salto di
qualità diventando un campione europeo nelle rinnovabili oltre che
nella vendita di energia al retail. Plenitude è oggi già presente
in Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Norvegia, Stati Uniti e
Kazhakstan, oltre che in Italia, con circa 10 milioni di clienti
retail e 1,8 Gw di capacità installata. Al suo sviluppo sul fronte
delle rinnovabili Eni ha legato anche il valore delle cedole del
bond retail da 2 miliardi di euro indicizzato a obiettivi di
sostenibilità, lanciato con ordini record il 16 gennaio scorso. Le
obbligazioni, infatti, sono legate al raggiungimento di una
capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili pari o superiore a 5 Gw al 31 dicembre 2025. La
controllata verde di Eni non dovrebbe mancare i target, dal momento
che il piano di sviluppo fissa l'obiettivo di raggiungere oltre 6
Gw installati al 2025, superando i 15 Gw al 2030. Considerata
l'importanza crescente di Plenitude nella galassia Eni, è
verosimile che dei contatti con HitecVision si parli al prossimo
Capital Market Day del 23 febbraio, quando il Cane a sei zampe
presenterà i conti del 2022 e il nuovo piano strategico
2023-25.
red
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