ROMA (MF-NW)--Eni ha chiuso i primi 9 mesi con un utile netto in
calo
del 65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a
4,598
mld. Ma vede al rialzo l'Ebit a 14 mld e il flusso di cassa a
16,5 mld. Il titolo guadagna l'1,05% a Piazza Affari e viene
promosso dagli analisti che confermano il buy.
PESANO FLESSIONE IDROCARBURI MA MIGLIORANO PRESTAZIONI
INDUSTRIALI
L'utile netto del 3* trimestre è in calo a 1,916 mld (-67 a/a),
mentre
l'utile netto adjusted è risultato di 1,818 mld (-51%),
condizionato
dall'indebolimento dei prezzi degli idrocarburi, ma attenuato in
modo
significativo dal miglioramento delle prestazioni
industriali.
Quest'ultimo è stato condizionato anche da un minor utile
operativo e da
minori risultati delle partecipate. L'utile operativo adjusted
subisce un
calo a 3 mld (-48%) dovuto principalmente ai settori E&P
(-39% a 2,605
mld) e GGP (-90% a 111 mln) per effetto della flessione del
prezzo del
petrolio e delle quotazioni del gas naturale in tutte le aree
geografiche
con conseguente riduzione delle opportunitá di trading.
DESCALZI, FONDAMENTALI BUSINESS MIGLIORI BASE PER ATTRATTIVI
RITORNI
"Guardando al futuro, riteniamo che l'evidente miglioramento
dei
fondamentali del business e i progressi strategici saranno alla
base di
attrattivi ritorni per gli azionisti e, coerentemente a tali
prospettive,
rivediamo al rialzo le nostre previsioni annuali di Ebit e
flusso di cassa operativo, mentre aumentiamo il passo del programma
di buyback per l'anno corrente", dichiara l'ad Claudio Descalzi,
commentando i risultati. "Il flusso di cassa operativo di 3,4 mld
si traduce in un flusso di cassa discrezionale, free cash flow, di
circa 1,5 mld una volta finanziati investimenti organici pari a 1,9
mld", spiega il manager. "Sia l'utile operativo sia la generazione
di cassa si collocano in vetta alla serie storica di risultati
trimestrali", evidenzia l'ad, "il free cash flow discrezionale
cumulato fino a oggi di circa 6,2 mld supera ampiamente la prevista
remunerazione degli azionisti per il 2023 compreso
il riacquisto di azioni, contribuendo in tal modo a migliorare
la
flessibilitá finanziaria e gli indici di soliditá patrimoniale
con un
rapporto di leva stabile a 0,15". "In un contesto di mercato
ancora molto
volatile, l'Ebit proforma adjusted comprensivo dei risultati in
quota Eni
delle nostre Joint Ventures e collegate ha raggiunto 4 mld per
effetto
della crescita sequenziale dei risultati di E&P
(Exploration&Production,
ndr), Raffinazione e attivitá retail", precisa il manager.
ENI RIVEDE AL RIALZO EBIT ADJUSTED 2023 A 14 MLD
Il Cane a sei zampe rivede al rialzo la previsione annua di
Ebit
adjusted a circa 14 mld rispetto alla precedente indicazione
nella
semestrale di 12 mld, riflettendo il miglioramento dello
scenario, ma
anche una stima migliorativa delle prestazioni industriali che
aggiungono
circa 2,6 mld di risultato, in aumento di 0,6 mld rispetto alla
precedente previsione. Coerentemente con le assunzioni di Ebit, si
legge su una nota, il flusso di cassa è atteso a circa 16,5 mld
(rispetto al precedente obiettivo nell'intervallo 15,5 mld - 16
mld). Al 30 settembre 2023 conseguiti circa l'80% della previsione
annua sia di Ebit adjusted sia di cash flow. Queste proiezioni sono
esposte alla volatilitá dei prezzi degli idrocarburi. Il management
stima un impatto di circa 130 mln sul flusso di cassa per ogni
variazione di 1 usd del prezzo del Brent (su base annua).
PORTAFOGLIO DI GNL INCREMENTATO PER 6,5 MLD MC/ANNO
"GGP (Global Gas & Lng Portfolio, ndr) ha incrementato in
modo
sostanziale il portafoglio di Gnl contrattualizzato grazie a tre
nuovi
accordi di lungo termine in Congo, Qatar e Indonesia per un
volume totale
a regime di 6,5 mld mc/anno", riferisce l'ad Descalzi
gug
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October 27, 2023 05:01 ET (09:01 GMT)
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