ROMA (MF-NW)--Il rialzo da 700 a 900 milioni di euro delle stime di ebitda 2023 per Plenitude arriva proprio mentre le trattative per l'ingresso di un partner strategico sono a un buon punto di maturazione. Nei piani dell'ad della capogruppo Eni, Claudio Descalzi, l'arrivo di un socio è funzionale alla successiva ipo per almeno due ragioni: cristallizzare il valore della controllata verde ai fini della borsa e dimostrare al mercato che c'è chi è disposto a investire per assicurarsi una partecipazione.

Plenitude, scrive MF-Milano Finanza, si prepara al doppio appuntamento aumentando la massa critica. La società arriverà a una capacità di 3 GigaWatt da fonti rinnovabili entro fine anno. Il traguardo è vicino, perché al 30 settembre scorso Plenitude aveva già una capacità installata di 2,5 GW (circa 700 MW in più anno su anno), raggiunta soprattutto a colpi di acquisizioni: Italia (Gruppo Plt), Spagna (Bonete), Stati Uniti (Kellam). Ha contribuito anche lo sviluppo dei progetti di Brazoria negli Usa, Cerillares in Spagna e Shaulder in Kazakhstan. Nella documentazione fornita agli analisti con i numeri del terzo trimestre, presentati venerdì 27 ottobre, sono una decina i progetti chiave, dall'Italia agli Stati Uniti che rientrano nel piano al 2026. Quelli con start-up prevista tra questo e i prossimi 3 anni sono però 7: eolici, fotovoltaici e batterie. Andando nel dettaglio, nel 2024 dovrebbero arrivare a completamento in Spagna sia gli impianti fotovoltaici di Guillena & Caparacena, con una capacità di 380 MW, sia il parco eolico di Orense, per altri 100 MW. Tra 2023 e 2024, invece, in Italia dovrebbero essere conclusi i lavori di Borgia, Corleone e Salandra, impianti eolici da 65 MW. Sempre in Italia, ma nel successivo biennio 2024-25, è previsto anche il completamento di Montalto e Castelvetrano: stessa capacità installata, 65 MW, ma fonte rinnovabile diversa perché qui si tratta di fotovoltaico.

Seguendo la tabella di marcia, il 2025 porta in Grecia, dove è attesa per allora la fine dei lavori di Toumba, parco fotovoltaico da 80 MW. Ma il progetto più grande, con completamento previsto entro il 2026, è quello in Uk di Dogger Bank A, B, C, parco eolico offshore da ben 470 MW. Capitolo a parte per il sistema di stoccaggio dell'energia da 200 MW denominato Guajillo, negli Stati Uniti, previsto entro il 2024.

Allargando l'orizzonte temporale, la joint venture Vårgrønn, tra Plenitude e HitecVision ha in programma di completare due progetti eolici offshore in Irlanda con Energia Group, per una capacità totale fino a 1,8 GW entro il 2030. Sul piano finanziario, nel terzo trimestre 2023 Plenitude ha messo a segno una crescita dell'ebitda del 150% anno su anno, passando da 110 a 280 milioni di euro. Facendo la somma a 9 mesi, si arriva a un ebitda proforma adjusted di 750 milioni, che è già superiore di 50 milioni di euro alla previsione per l'intero anno (700 milioni). Sempre nel terzo trimestre, l'utile operativo adjusted ha raggiunto i 180 milioni di euro, ben 164 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2022. L'incremento ha portato l'ebit dei nove mesi a 445 milioni.

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0108:27 nov 2023

 

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