(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 dic - Resta freddo il mercato azionario dopo l'accordo per ingresso Eip in Plenitude. Il titolo del gruppo Eni, pur in controtendenza rispetto a un Ftse Mib negativo, viaggia intorno a un guadagno dello 0,1%. Prima dell'apertura dei mercati, confermando le indiscrezioni di stampa, il gruppo ha spiegato di aver firmato un accordo per l'ingresso di Eip nel capitale sociale di Plenitude attraverso un aumento di capitale fino a 0,7 miliardi di euro che, dopo l'operazione, sarà pari a circa il 9% del capitale sociale della società. In particolare, le parti hanno concordato che l'importo iniziale dell'aumento di capitale è di 0,5 miliardi, con l'opzione per Eip di salire a 0,7 miliardi entro l'inizio del 2024. Si tratta di "un'ottima operazione" spiega Claudio Descalzi, a.d. di Eni, sottolineando come in questo modo sia migliorata "ulteriormente la struttura del capitale di Eni, riducendo il leverage netto consolidato e rafforzando la base patrimoniale".

Secondo gli analisti di Equita, che la scorsa settimana hanno incontrato il management team di Plenitude ed "era risultato fiducioso di raggiungere i target di piano", l'operazione "sarebbe prodromica all'Ipo. La vendita della quota di minoranza faciliterebbe la valutazione nella fase del processo di quotazione che era stato bloccato nel 2022 per le condizioni di mercato". Il modello "satellitare" di Eni prevede infatti la creazione di entità indipendenti (come Plenitude e Sustainable Mobility) e che "possono essere valorizzate tramite cessioni di quote di minoranza liberando risorse per accelerare la transizione energetica". E i "satelliti" possono "mostrare valorizzazioni superiori a quelli di Eni e permetterebbero l'ingresso di investitori a cui è preclusa la partecipazione nel settore oil & gas".

Intermonte, invece, sottolinea come Plenitude vanti "un portafoglio di 2,5 gigawatt di capacità rinnovabile in esercizio e ha l'obiettivo di centrare oltre 7 GW installati al 2026 e oltre 15 GW al 2030". Tra i principali target del piano Plenitude 2022-26, presentato lo scorso anno, c'è la crescita della capacità rinnovabile installata dai 2,2 GW al 2022 a oltre 3 GW nel 2023 e oltre 7 GW nel 2026, con clienti retail per oltre 11 milioni nel 2026, la moltiplicazione delle colonnine ricarica E-Mobility e un ebitda 2023 a circa 900 milioni, per poi salire a 1,5 miliardi nel 2025 e 1,8 miliardi nel 2026 prevalentemente grazie al contributo dell'espansione della capacità nelle rinnovabili.

In scia anche la giudizio degli analisti di Banca Akros, per i quali "la vendita di una quota potrebbe spianare la strada alla quotazione in borsa di Plenitude, che nei prossimi anni crescerà notevolmente".

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(RADIOCOR) 21-12-23 10:17:52 (0192) 5 NNNN

 

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December 21, 2023 04:18 ET (09:18 GMT)

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