Auto: Uilm, urge sostegno a industria per transizione energetica
15 Juin 2022 - 7:31PM
MF Dow Jones (Italian)
"I modi e i tempi scelti dalla Unione Europea per il passaggio
esclusivo all'elettrico suscitano molti dubbi, ma temo che non ci
sia più spazio per ripensamenti significativi. In ogni caso, quel
che occorre ora è agire tempestivamente per sostenere l'industria
automotive nel processo di transizione".
Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm
responsabile del settore auto, a margine della riunione organizzata
con le rappresentanze sociali e datoriali dalla Onorevole Claudia
Porchietto e dal Presidente Onorevole Antonio Tajani presso la sede
dei gruppi parlamentari di Forza Italia.
"Abbiamo più volte richiamato l'attenzione - spiega Ficco - sul
fatto che il passaggio alla trazione elettrica purtroppo presenta
elementi di forte criticità. Innanzitutto alcuni aspetti
ambientali, come quelli legati alla estrazione delle materie prime
e allo smaltimento delle batterie, sono a dir poco problematici; in
secondo luogo i costi di una vettura elettrica sono sensibilmente
più alti e quindi fuori dalla portata di moltissimi consumatori;
dal punto di vista occupazionale poi, perfino a parità di vetture
prodotte, il passaggio all'elettrico si stima che produrrà la
perdita di circa il 30% dei posti di lavoro, vale a dire di molte
decine di migliaia; infine si porranno problemi di know how e di
approvvigionamento che potrebbero esporre l'industria europea ad
una delicata dipendenza dall'Asia. Ora però si pone un altro
problema: una volta effettuata la scelta, nel bene e nel male, del
passaggio all'elettrico da parte della Ue, occorre mettere
l'industria italiana in condizione di competere con quella degli
altri Stati europei e di affrontare la transizione. In caso
contrario, i concorrenti stranieri, che già si stanno attrezzando,
si impadroniranno delle nostre quote di mercato e per l'Italia sarà
un disastro".
"Con Stellantis - prosegue Ficco - come sindacato stiamo
raggiungendo accordi che prevedono la assegnazione di vetture
elettriche alle fabbriche Italiane, giacché Stellantis prevede
addirittura di anticipare al 2030 la data di passaggio al full
electric. Da ultimo abbiamo finalmente visto concretizzarsi
l'intesa fra Governo e Stellantis sulla creazione di una
gigafactory a Termoli, obiettivo per cui abbiamo premuto molto. Ma
ci attendono tempi difficili anche e soprattutto nella filiera
della componentistica. Abbiamo bisogno di fondi per le
riconversioni industriali e di strumenti per affrontare i problemi
occupazionali. Abbiamo grandi fabbriche, come ad esempio la Bosch
di Bari, che fanno parte della filiera del motore endotermico ed
hanno bisogno di nuove missioni produttive per non chiudere".
"Infine chiediamo la creazione - conclude Ficco - di una Agenzia
degli approvvigionamenti, perché il primo problema che dobbiamo
superare è quello delle forniture, sempre più precarie in un mondo
scosso da temibili tensioni internazionali. Oggi la produzione di
auto è spesso ferma a causa della carenza di microchip; domani la
problematica potrebbe estendersi ad altri materiali o componenti.
L'Italia deve focalizzare le proprie necessità, per riorganizzare
di conseguenza le proprie catene produttive e di
approvvigionamento, non solo nel
settore automotive".
cce
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June 15, 2022 13:16 ET (17:16 GMT)
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