Auto: Fiom-Cgil; Italia ha ritardo strutturale, positivo incontro Pd
19 Juillet 2022 - 6:35PM
MF Dow Jones (Italian)
"È positivo l'incontro promosso oggi dal Pd sull'automotive per
riaprire il dialogo, per investire sui lavoratori del settore e
sull'ambiente. Auspichiamo che il settore automotive diventi
centrale per tutti i partiti e per il governo. L'Italia ha un
ritardo strutturale sul settore automotive che vive una fase di
profonde trasformazioni per la transizione industriale verso
produzioni elettriche e ibride. Un settore fondamentale per
l'Italia che era già in crisi da tempo".
Lo dichiara Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil,
intervenendo all'evento "L'Auto tra crisi e transizione ecologica",
organizzato dal Pd.
"In questo momento negli stabilimenti di Stellantis e nelle
aziende dell'indotto continuano a crescere le ore di cassa
integrazione: sono state 67 milioni solo 2021. L'assenza di
investimenti e di politiche industriali, rispetto a Germania e
Francia, ha fatto perdere al nostro Paese volumi produttivi,
passando da 2 milioni alla fine degli anni 80 a 500 mila veicoli
prodotti nel 2021. A questo quadro drammatico dobbiamo aggiungere
che negli ultimi due anni abbiamo perso 5 mila addetti negli
stabilimenti Stellantis con uscite incentivate, provocando un
effetto domino nella componentistica. La classe media deve essere
nelle condizioni di poter acquistare le auto elettriche con
incentivi pubblici sulla base del reddito. Occorre investire nella
ricerca e sviluppo e in nuovi modelli e nel pieno utilizzo degli
impianti produttivi e cogliere le nuove opportunità del salto
tecnologico per salvaguardare l'occupazione e un settore strategico
per il Paese chiedendo all'Europa il sostegno necessario per
arrivare all'obiettivo della decarbonizzazione con un fondo
specifico dedicato alla transizione dell'automotive", prosegue De
Palma.
"Oggi ci troviamo ad affrontare l'avvio della transizione con
una crisi sistemica del settore. Marelli, Bosch, Vistesco sono
alcune delle aziende impegnate in un duplice percorso: tamponare la
crisi di mercato, e di assenza di commesse da Stellantis, e avviare
la riconversione, ma oggi non ci ammortizzatori sociali in grado di
accompagnare questi processi complessi. Il nostro Paese deve
tornare ad essere innovatore mettendo in campo risorse e strumenti
straordinari per guidare il cambiamento.
Come Fiom, insieme a Fim e Uilm e Federmeccanica, abbiamo
condiviso un documento per rilanciare il settore e l'occupazione,
chiedendo un tavolo urgente presso la Presidenza del Consiglio. È
necessario un accordo di transizione con il Ministero del Lavoro
che affronti i temi degli ammortizzatori, della formazione e della
riduzione di orario per realizzare il cambiamento delle produzioni
e mantenere l'occupazione a partire dall'investimento in ricerca e
sviluppo. Permettere nuovi investimenti, far crescere la dimensione
d'impresa, reshoring delle attività e rilancio su produzione,
motori semiconduttori, batterie e ICT.
Iveco e Industria Italiana Autobus ci dimostrano che è possibile
fare politiche industriali e tornare a produrre autobus nel nostro
Paese.
Siamo in ritardo e senza un intervento programmatico e condiviso
tra Governo, sindacati e imprese, rischiamo la dismissione di un
settore strategico per l'economia e l'occupazione".
cce
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1918:19 lug 2022
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July 19, 2022 12:20 ET (16:20 GMT)
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