Stellantis: critica il piano Biden (MF)
23 Novembre 2022 - 9:30AM
MF Dow Jones (Italian)
I grandi costruttori chiedono il rinvio del piano Biden per
l'auto elettrica. Stellantis, Volkswagen e Ford temono di non
riuscire a eliminare i fornitori cinesi dalla filiera delle
batterie in tempo per usufruire del massimo di incentivi
all'acquisto di vetture alla spina. Secondo il Financial Times,
avrebbero perciò domandato di rimandare l'applicazione dei
requisiti di produzione negli Stati Uniti oppure di ammettere una
minima quota di componenti fabbricati in Cina.
L'Inflation reduction act (Ira) varato dalla Casa Bianca prevede
incentivi fino a 7.500 euro per le auto elettriche, legandone
l'ammontare alla quota di produzione negli Stati Uniti o in un
Paese con cui Washington ha stretto un accordo di libero scambio.
Questa condizione impedirà alle auto prodotte in Europa, Corea del
Sud e Giappone di ambire al massimo di incentivi, circostanza che
ha già scatenato polemiche e minacce di ritorsioni da parte di
Bruxelles.
Il principale obiettivo del piano Biden, scrive MF-Milano
Finanza, resta però l'esclusione di Pechino dal motore elettrico
delle auto americane, in modo da accelerare lo sviluppo di una
filiera delle batterie domestica. A partire dal 2024, infatti,
potranno accedere ai sussidi soltanto le vetture con batterie prive
di componenti prodotti o assemblati in Cina, Russia, Iran o Corea
del Nord. A partire dal 2025 la limitazione si estenderà anche alla
presenza di materie prime estratte, lavorate o riciclate negli
stessi Paesi, definiti "foreign entity of concern".
Trasferire queste disposizioni dalla carta alla catena di
montaggio, secondo molti costruttori, è però un'impresa
impossibile. La produzione di vetture elettriche è ancora troppo
dipendente da Pechino per potersene affrancare nel giro di due o
tre anni. Secondo una recente analisi di Goldman Sachs, la Cina
controlla il 70% della produzione di batterie per auto. Non sarà
facile scalzarla. Il Paese detiene riserve rilevanti di metalli e
terre rare, direttamente o tramite partecipazioni azionarie in
compagnie minerarie straniere.
Soprattutto la Cina domina i processi di lavorazione di questi
materiali e la loro trasformazione in componenti di base per
batterie, con quote di mercato del 77% nei catodi e dell'87% negli
anodi. Di conseguenza, Ford, Volkswagen e Stellantis hanno
auspicato che pochi componenti cinesi possano ancora trovare spazio
nelle vetture a batteria senza perciò determinarne l'estromissione
dai sussidi pubblici all'acquisto. Volkswagen si accontenterebbe di
una quota inferiore al 10%, mentre Ford vorrebbe che le sussidiarie
americane di aziende cinesi fossero esentate dalle limitazioni.
Stellantis non ha esplicitato le sue richiesta, ma il ceo Carlos
Tavares ha criticato più volte in passato l'Inflation reduction
act. Le eccezioni dovrebbero, in ogni caso, avere carattere
temporaneo, per dare tempo alle case di sviluppare una filiera
autosufficiente negli Stati Uniti. L'impresa potrebbe però
richiedere molto tempo e altrettanto denaro.
Sulla base dei progetti già annunciati, Goldman Sachs prevede
che Stati Uniti e Unione europea possano raggiungere l'autonomia
nella produzione di celle per batterie già fra il 2025 e il 2027.
Per quanto riguarda anodi e catodi, Usa e Ue sapranno soddisfare
nel 2030 soltanto fra il 20 e il 30% della domanda domestica, a
meno di un incremento considerevole delle spese in conto capitale.
Per localizzare il 100% della filiera elettrica in Occidente,
calcola la banca americana, occorrerebbero investimenti per 160
miliardi di dollari nell'arco dei prossimi otto anni. Un impegno
finanziario che, in mancanza di corposi sostegni pubblici, rischia
di aumentare il prezzo delle auto elettriche negli Stati Uniti e in
Europa, rallentando la transizione della mobilità o scoprendo il
fianco alla concorrenza degli arrembanti costruttori cinesi.
red
fine
MF-DJ NEWS
2309:14 nov 2022
(END) Dow Jones Newswires
November 23, 2022 03:15 ET (08:15 GMT)
Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
Stellantis NV (BIT:STLA)
Graphique Historique de l'Action
De Juin 2024 à Juil 2024
Stellantis NV (BIT:STLA)
Graphique Historique de l'Action
De Juil 2023 à Juil 2024