MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib termina la seduta in rialzo dello 0,55% a 28.391 punti, mentre gli investitori osservano attentamente gli sviluppi del conflitto mediorientale. Teheran, infatti, ha avvertito Israele della possibilità di intervento nel conflitto nel caso in cui la popolazione civile di Gaza continui a soffrire le conseguenze dell'azione militare israeliana.

A livello macro, l'Istat ha confermato la stima preliminare di settembre 2023 dell'inflazione in aumento dello 0,2% su base mensile e del 5,3% su base annua, da +5,4% del mese precedente. Nel dettaglio, il contributo dei generi alimentari si è ridotto sensibilmente, pur restando a un +8,4% a/a. La bilancia commerciale dell'Eurozona ad agosto ha registrato un surplus commerciale di 6,5 miliardi di euro, rispetto al deficit di 54,4 miliardi di euro un anno fa.

Sul fronte azionario, Tim (-6,23%) è la peggiore blue chip. L'offerta di Kkr include una componente vincolante (in scadenza il prossimo 8 novembre) sulle attività di rete fissa di Tim, inclusa FiberCop, e una non vincolante su Sparkle, su cui il fondo americano ha chiesto un periodo di esclusiva fino al prossimo 20 dicembre. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato la vicenda affermando che il governo "non si sta tirando indietro" dall'offerta, nonostante la scelta ricada in ultima instanza sul cda dell'azienda.

Pesante anche Stellantis (-0,69%), che paga le indicazioni di stampa

sull'andamento degli scioperi negli Stati Uniti, in corso da metá

settembre, che hanno spinto la societá a mettere in congedo temporaneo

altri 700 dipendenti nell'Indiana.

Per quanto riguarda il settore bancario, in vista dei risultati trimestrali e dopo la disamina di Barclays venerdì scorso, anche gli analisti di Equita Sim hanno rivisto le loro stime per il 31 dicembre e per gli anni a venire. Di conseguenza, i prezzi obiettivo su Unicredit (+2,59% a 23,005 euro), B.Mps (+0,44% a 2,531 euro) e Bper (+2,33% a 3,029 euro) sono stati aumentati, rispettivamente, del 7% a 30,5 euro, del 3% a 3,4 euro e del 9% a 4,5 euro. I rating sui titoli, invece, sono stati confermati integralmente: Equita ha un buy su Unicredit e un hold su B.Mps e Bper. Mediobanca (-0,17% a 12,09 euro), dal canto suo, ha visto il target price aumentare da 12,8 a 13,1 euro e il giudizio neutral venire confermato dopo l'incremento delle stime operato dagli analisti di Ubs.

Nel settore energetico, protagoniste della giornata sono state Erg (+2,28% a 23,3 euro), che ha dato il via al programma di acquisto di azioni proprie fino a massime 3.785.000 azioni, pari al 2,5% del capitale, e Prysmian (+2,06% a 36,24 euro), forte del giudizio degli analisti di Jp Morgan, che hanno confermato il rating overweight e alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 49 euro dai precedenti 45. Gli esperti si aspettano una solida performance trimestrale. Inoltre, Italgas (+1,44%) ha concluso l'acquisizione dal gruppo Veolia Environnement del ramo d'azienda cui fanno capo le concessioni detenute in Italia nel settore idrico, avviando così la penetrazione nel settore.

Infine, Leonardo Spa (+2,22% a 14,27 euro) chiude in deciso rialzo forte dell'aumento di prezzo obiettivo effettuato da Morgan Stanley (da 11,2 a 15,2 euro).

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October 16, 2023 11:50 ET (15:50 GMT)

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