(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 04 lug - L'acquisizione di Neptune non contraddice gli obiettivi di decarbonizzazione. Lo afferma Claudio Descalzi, ad di Eni, al World energy transitions outlook 2023, rispondendo a una domanda. L'operazione sembrerebbe in contraddizione, spiega, "per chi non fa un'analisi chiara di quello che stiamo vivendo: le rinnovabili, il cambiamento climatico; bisogna pensare il futuro ma anche vivere il presente". In più, "se guardiamo, lavoriamo per il futuro guardando al presente pensiamo anche che la componente meno inquinante degli idrocarburi è il gas, non dobbiamo trovarci in condizione di rimpiazzarlo con il carbonio". Dunque, dice Descalzi, "dobbiamo crescere con le rinnovabili, e stiamo crescendo moltissimo" ma "dobbiamo permettere alle rinnovabili di penetrare senza che gli investimenti globali siano a carico delle persone". Eni, ha ricordato, investe: "se perdiamo i soldi perdiamo i nostri investimenti che non vanno sulla bolletta, questo è un altro dato importante. Se dobbiamo cambiare e cambiare rapidamente dobbiamo avere il contributo di tutti". Inoltre, ha proseguito, "solo una componente a livello mondiale sta facendo quello che deve fare, l'Europa, che ha obiettivi, un sistema regolatorio, ma siamo gli unici e questo non va bene. L'Europa dev'essere prima nel cambiamento, nelle rinnovabili, ma anche nel sistema sociale sostenibile".

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July 04, 2023 06:27 ET (10:27 GMT)

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