(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 23 giu - Dall'annunciata acquisizione di Neptune, società indipendente, leader nell'esplorazione e produzione, con un portafoglio globale di asset prevalentemente a gas e attività in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia, Eni si aspetta di generare sinergie in termini di costi di struttura e industriali pari a oltre 0,5 miliardi di dollari, e ulteriori upside in termini di riduzioni dei costi, inclusi quelli finanziari, attività di esplorazione e sviluppo, inclusa la CCUS, e attività midstream. L'operazione, si legge nel comunicato, consentirà di accrescere nell'immediato gli utili e il Cffo per azione e sarà positiva in termini di free cashflow. L'operazione è inoltre coerente con il Piano 2023-2026 presentato nel febbraio 2023, con riferimento in particolare alle seguenti guidance: contributo netto positivo di 1 miliardo di euro dalle attività di portafoglio nel periodo di riferimento, capex complessivi pari a 37 miliardi di euro, leverage tra il 10% e il 20%, tasso di crescita medio annuo della produzione del 3-4% nel periodo 2023-2026, prevalentemente attraverso investimenti organici oltre che l'impatto netto di attività di portafoglio di elevato profilo.

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June 23, 2023 02:58 ET (06:58 GMT)

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