Ha preso avvio l'incontro a Torino tra John Elkann, il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo, Giorgio Masiaj, presidente dell'Unione Industriali di Torino e Angelo Cappetti, direttore generale dell'Unione Industriali di Torino. Tavares si trova nel capoluogo piemontese per alcune riunioni d'affari e in questo quadro si inserisce il meeting con le autorità del territorio (a Mirafiori) che incontra oggi per la prima volta.

Il top manager portoghese si è recato più volte in Italia dall'inizio del suo mandato: è stato in visita a Melfi, a Cassino, a Pomigliano e anche nella stessa città di Torino.

Il focus delle riunioni odierne col management di Stellantis non è stato su Mirafiori, in quanto il capoluogo piemontese è un centro nevralgico dell'attività di Stellantis nel mondo, si tratta quindi di una riunione di business a 360 gradi alla presenza anche di manager americani, francesi, brasiliani e di altre nazionalità per definire attività e progetti in corso e a venire.

L'occasione del supermanager in Piemonte, tuttavia, non passa inosservata ed è l'occasione per tornare sulla questione di Mirafiori. I sindacati hanno scritto una lettera aperta al ceo di Stellantis e a John Elkann in cui ribadiscono le preoccupazioni per il destino dello stabilimento di Mirafiori e chiedono di incrementare i modelli prodotti nel sito per aumentare i volumi e dare una missione produttiva a tutti i settori. Le organizzazioni sindacali chiedono di incrementare consistentemente i modelli di auto prodotti nel sito per aumentare in modo significativo i volumi e dare così una missione a tutti i settori di Mirafiori compresi i 7 mila impiegati, ingegneri e tecnici che al suo interno lavorano.

Mirafiori è la più grande fabbrica europea con i suoi 3 milioni di metri quadrati di superficie, al massimo della sua espansione lavoravano al suo interno più di 60 mila persone e ogni anno venivano prodotte centinaia di migliaia di autovetture toccando in alcuni periodi addirittura il milione di auto all'anno. Qui c'era il ciclo completo della fabbricazione: il design, la progettazione, l'ingegnerizzazione e l'assemblaggio finale con tutti i componenti, motori compresi. Le sigle chiedono quindi un incontro al ceo per risollevare la produzione.

"Bisogna convincere Tavares che investire a Torino rappresenta una grande opportunità per Stellantis perché abbiamo competenze trasversali su tutto il ciclo dell'automotive forti di un'esperienza di oltre 120 anni nell'automotive e la presenza di un ateneo come il Politecnico che è tra i migliori in Europa. Inoltre la svolta della propulsione elettrica deve essere vissuta come un'occasione per creare nuove filiere produttive e nuovi lavori, mi riferisco alle infrastrutture necessarie all'elettrificazione delle auto come l'installazione delle paline di ricarica, alla produzione di energia pulita tramite il fotovoltaico, al riciclo, riutilizzo e smaltimento delle batterie che si potrebbe fare all'interno di Mirafiori nei suoi immensi spazi inutilizzati", spiegano i delegati di Fim, Fiom e Uilm.

E mentre Tavares si trova nel bel mezzo del meeting con Elkann, Lo Russo e Cirio le sigle sono alla Porta 2 dello stabilimento per distribuire ai lavoratori la lettera aperta scritta allo stesso ceo e a John Elkann contenente queste richieste.

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