Rothschild: Peugeot pronti a entrare in Opa (MF)
10 Février 2023 - 9:35AM
MF Dow Jones (Italian)
I Rothschild cercano alleati nella scalata alla banca di
famiglia. Concordia, la holding di controllo, avrebbe proposto ad
alcune delle più ricche dinastie industriali europee di partecipare
all'opa su Rothschild & Co. L'offerta, annunciata lunedì 6
febbraio, è finalizzata al delisting dalla borsa di Parigi e
assegna all'istituto specializzato nella consulenza finanziaria una
valutazione di 3,7 miliardi di euro.
In esito all'operazione Concordia intende salire dal 38,9% al
50-55% del capitale di Rothschild & co, scrive MF-Milano
Finanza, mentre i manager della banca dovrebbero aumentare la loro
partecipazione al di sopra dell'attuale 5%. Secondo i termini
attuali, l'opa richiederà un esborso di circa un miliardo ai
Rothschild che, tuttavia, vorrebbero evitare di caricare di debito
la società. Da qui la ricerca di capitali nell'ambito dell'alta
finanza francese ed europea, che certo non disdegna l'opportunità
di diventare azionista di una delle banche di investimento più
blasonate al mondo (dalle cui fila proviene, tra gli altri, il
presidente Emmanuel Macron).
Secondo i media francesi, i Peugeot hanno già dato la loro
disponibilità. L'operazione sarebbe in linea con le politiche e le
preferenze di investimento dei fratelli dell'automobile, che con il
7,2% sono i secondi azionisti di Stellantis dietro a Exor. Anche i
Dassault, fondatori dell'omonimo gruppo industriale, sarebbero
pronti a supportare l'offerta da parte della cassaforte Concordia,
di cui peraltro sono già soci. Altre grandi famiglie industriali
francesi ed europee potrebbero aderire al progetto nelle prossime
settimane. L'entità del contributo a loro richiesto dipenderà dalla
ricezione dell'offerta pubblica di acquisto da parte dei soci di
minoranza di Rothschild & co. Concordia ha proposto un prezzo
di 48 euro che contempla un premio del 34% sulla quotazione media
del titolo negli ultimi quattro mesi e del 15% sul massimo storico
toccato a gennaio 2022. L'offerta comprende un dividendo ordinario
di 1,4 euro e uno straordinario di 8 euro.
All'indomani dell'annuncio il titolo è schizzato al rialzo,
senza tuttavia raggiungere il prezzo d'opa, e ieri a Parigi le
azioni Rothschild & co viaggiavano poco al di sotto dei 47
euro.
Alcuni banchieri di investimento rivali hanno confidato al
Financial Times di ritenere la proposta di Concordia
«opportunistica, ai limiti dell'iniquità». Fonti vicine alla
società hanno invece sottolineato che il mercato non può pretendere
una proposta in linea con il valore reale e a medio termine della
banca dopo averlo a lungo misconosciuto.
Pare in ogni caso poco probabile che investitori e banche
d'affari vogliano ostacolare la scalata di una delle famiglie più
potenti e influenti della finanza europea. Di conseguenza, in pochi
sono disposti a scommettere su un rialzo dell'offerta o addirittura
su una rinuncia al delisting della banca che, sotto varie forme e
denominazioni, è quotata in borsa da 185 anni. L'addio è stato così
giustificato da Concordia. «Nessuna delle attività del gruppo ha
bisogno di accedere a capitali dai mercati azionari pubblici», ha
precisato la holding guidata da Alexandre de Rothschild. «Ciascuna
attività è poi valutata meglio sulla base della performance a lungo
termine piuttosto che sugli utili breve termine». Uno schiaffo alla
borsa
alu
fine
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