Stellantis: per il ceo Tavares compenso di 14,9 mln (2,1 mln in meno di 2021)
27 Février 2023 - 12:53PM
MF Dow Jones (Italian)
Nella notte di sabato il gruppo Stellantis ha pubblicato il
report annuale sulle retribuzioni da cui emerge che l'ad Carlos
Tavares nel 2022 ha ricevuto una retribuzione di 14,9 milioni -
ovvero 2,1 milioni in meno rispetto all'anno precedente - in gran
parte collegata a performance di risultato. Il compenso dell'ad è
costituito infatti per meno del 10% da una retribuzione fissa e per
oltre il 90% da un variabile. Sotto la guida del manager portoghese
l'azienda ha raggiunto un AOI record del 13% nel 2022, portando a
una redistribuzione di 2 miliardi di euro di partecipazione agli
utili a tutti i dipendenti.
Più nel dettaglio il piano di incentivazione annuale comprende
l'ad e altri 56.000 dipendenti; 1.600 dipendenti sono poi coinvolti
dal Long Term Incentive Plan (Ltip). La remunerazione totale del
ceo è allineata con i 75 percentili della remunerazione dei ceo,
come determinato dal peer group, che consiste in un mix di 12
società statunitensi e 12 europee, poiché il fatturato di
Stellantis è composto per il 48% negli Stati Uniti e per il 36% in
Europa (59% e 24% sul fronte dei profitti).
Più in generale, nel 2022 il costruttore ha contabilizzato poco
più di 31,5 milioni di euro per remunerare il suo consiglio di
amministrazione, a fronte degli oltre di 28,8 milioni di euro
dell'anno precedente. Va tuttavia notato che oltre 15,4 milioni
consistono in incentivi di lungo termine collegati alle
performance, quindi, saranno corrisposti solo nel caso in cui
vengano raggiunti determinati obiettivi nel corso degli anni.
Il presidente John Elkann, invece, ha ottenuto in totale 952
mila euro, contro gli 860 mila circa dell'anno scorso. Elkann,
inoltre, l'anno scorso ha beneficiato anche di 1,2 milioni di euro
per il suo incarico di presidente esecutivo della Ferrari (680 mila
sotto forma variabile).
Spicca, tra tutte le voci, quella relativa al compenso dell'ex
ceo di Fiat Chrysler, Mike Manley, che ha incassato l'ultimo
pagamento legato agli accordi della fusione con Psa: quasi 51,2
milioni corrisposti lo scorso marzo. Manley - ai tempi dell'ex ceo
Sergio Marchionne responsabile del brand di Jeep - è stato infatti
l'ad che ha traghettato Fca verso la nuova era: le nozze con Psa
che hanno portato il gruppo a diventare il terzo costruttore
mondiale.
Il presidente del Comitato remunerazioni ha scritto nel corso
del weekend una lettera agli azionisti in cui sottolinea le
performance aziendali raggiunte sotto la guida del ceo Tavares.
"Crediamo fermamente che da quando Stellantis è stata creata nel
2021, abbiamo ottenuto prestazioni esemplari in un contesto molto
impegnativo per il nostro settore sotto la guida del nostro ceo.
Non solo: Stellantis ha generato sinergie dalla fusione e ha
ottenuto margini di reddito operativi stellari che creano valore
per gli azionisti; abbiamo anche sviluppato attraverso il nostro
Piano strategico Dare Forward 2030, una strategia volta a
trasformare l'azienda in una realtà chiave della mobilità
tecnologica, ponendoci all'avanguardia nell'elettrificazione e
nella tecnologia dei veicoli", prosegue la lettera.
"Mentre il consiglio è stato soddisfatto dei risultati
finanziari ottenuti dalla fusione, il risultato del voto consultivo
dell'assemblea 2022 - pari al 47,9% della Relazione sulla
Remunerazione 2021 - ci ha portato a riconoscere un percezione
disallineata tra i nostri azionisti, il consiglio di
amministrazione e la direzione in merito alla remunerazione. Questa
è stata una questione di grande preoccupazione per noi e l'abbiamo
presa sul serio con la volontà di aprire un dialogo proficuo e
trasparente. Pur riconoscendo che la remunerazione è una questione
importante, delicata e complessa per gli azionisti e stakeholder
più ampi, sentiamo anche la necessità strategica di trattenere e
attrarre dirigenti di livello mondiale nel contesto di concorrenza
globale, che ci impone di garantire un'adeguata struttura di
incentivi, in grado di fornire nel condizioni economiche e
normative incerte in cui viviamo. Questa è una responsabilità
impegnativa: siamo pienamente impegnati a sostenere la
sostenibilità dell'azienda e al contempo gli interessi di tutti gli
stakeholder, si spera, con il loro supporto", si legge ancora nella
missiva.
"Come richiesto dai nostri azionisti nel 2022, abbiamo
migliorato l'informativa e trasparenza complessiva con maggiore
chiarezza sugli obiettivi, su come vengono fissati e su come le
prestazioni guidano i risultati, rispetto alle prestazioni a lungo
termine e al rapido ritmo di trasformazione attraverso il Dare
Forward Esecuzione del piano 2030 verso un'azienda di mobilità
tecnologica e carbon net zero nel 2038", conclude la società.
cce
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2712:37 feb 2023
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