Nella notte di sabato il gruppo Stellantis ha pubblicato il report annuale sulle retribuzioni da cui emerge che l'ad Carlos Tavares nel 2022 ha ricevuto una retribuzione di 14,9 milioni - ovvero 2,1 milioni in meno rispetto all'anno precedente - in gran parte collegata a performance di risultato. Il compenso dell'ad è costituito infatti per meno del 10% da una retribuzione fissa e per oltre il 90% da un variabile. Sotto la guida del manager portoghese l'azienda ha raggiunto un AOI record del 13% nel 2022, portando a una redistribuzione di 2 miliardi di euro di partecipazione agli utili a tutti i dipendenti.

Più nel dettaglio il piano di incentivazione annuale comprende l'ad e altri 56.000 dipendenti; 1.600 dipendenti sono poi coinvolti dal Long Term Incentive Plan (Ltip). La remunerazione totale del ceo è allineata con i 75 percentili della remunerazione dei ceo, come determinato dal peer group, che consiste in un mix di 12 società statunitensi e 12 europee, poiché il fatturato di Stellantis è composto per il 48% negli Stati Uniti e per il 36% in Europa (59% e 24% sul fronte dei profitti).

Più in generale, nel 2022 il costruttore ha contabilizzato poco più di 31,5 milioni di euro per remunerare il suo consiglio di amministrazione, a fronte degli oltre di 28,8 milioni di euro dell'anno precedente. Va tuttavia notato che oltre 15,4 milioni consistono in incentivi di lungo termine collegati alle performance, quindi, saranno corrisposti solo nel caso in cui vengano raggiunti determinati obiettivi nel corso degli anni.

Il presidente John Elkann, invece, ha ottenuto in totale 952 mila euro, contro gli 860 mila circa dell'anno scorso. Elkann, inoltre, l'anno scorso ha beneficiato anche di 1,2 milioni di euro per il suo incarico di presidente esecutivo della Ferrari (680 mila sotto forma variabile).

Spicca, tra tutte le voci, quella relativa al compenso dell'ex ceo di Fiat Chrysler, Mike Manley, che ha incassato l'ultimo pagamento legato agli accordi della fusione con Psa: quasi 51,2 milioni corrisposti lo scorso marzo. Manley - ai tempi dell'ex ceo Sergio Marchionne responsabile del brand di Jeep - è stato infatti l'ad che ha traghettato Fca verso la nuova era: le nozze con Psa che hanno portato il gruppo a diventare il terzo costruttore mondiale.

Il presidente del Comitato remunerazioni ha scritto nel corso del weekend una lettera agli azionisti in cui sottolinea le performance aziendali raggiunte sotto la guida del ceo Tavares. "Crediamo fermamente che da quando Stellantis è stata creata nel 2021, abbiamo ottenuto prestazioni esemplari in un contesto molto impegnativo per il nostro settore sotto la guida del nostro ceo. Non solo: Stellantis ha generato sinergie dalla fusione e ha ottenuto margini di reddito operativi stellari che creano valore per gli azionisti; abbiamo anche sviluppato attraverso il nostro Piano strategico Dare Forward 2030, una strategia volta a trasformare l'azienda in una realtà chiave della mobilità tecnologica, ponendoci all'avanguardia nell'elettrificazione e nella tecnologia dei veicoli", prosegue la lettera.

"Mentre il consiglio è stato soddisfatto dei risultati finanziari ottenuti dalla fusione, il risultato del voto consultivo dell'assemblea 2022 - pari al 47,9% della Relazione sulla Remunerazione 2021 - ci ha portato a riconoscere un percezione disallineata tra i nostri azionisti, il consiglio di amministrazione e la direzione in merito alla remunerazione. Questa è stata una questione di grande preoccupazione per noi e l'abbiamo presa sul serio con la volontà di aprire un dialogo proficuo e trasparente. Pur riconoscendo che la remunerazione è una questione importante, delicata e complessa per gli azionisti e stakeholder più ampi, sentiamo anche la necessità strategica di trattenere e attrarre dirigenti di livello mondiale nel contesto di concorrenza globale, che ci impone di garantire un'adeguata struttura di incentivi, in grado di fornire nel condizioni economiche e normative incerte in cui viviamo. Questa è una responsabilità impegnativa: siamo pienamente impegnati a sostenere la sostenibilità dell'azienda e al contempo gli interessi di tutti gli stakeholder, si spera, con il loro supporto", si legge ancora nella missiva.

"Come richiesto dai nostri azionisti nel 2022, abbiamo migliorato l'informativa e trasparenza complessiva con maggiore chiarezza sugli obiettivi, su come vengono fissati e su come le prestazioni guidano i risultati, rispetto alle prestazioni a lungo termine e al rapido ritmo di trasformazione attraverso il Dare Forward Esecuzione del piano 2030 verso un'azienda di mobilità tecnologica e carbon net zero nel 2038", conclude la società.

cce

MF-DJ NEWS

2712:37 feb 2023

 

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