Il nuovo stadio della A.S. Roma accoglierà 60.000 spettatori che
arriveranno con 30.000 mezzi privati e 60 pullman. Solo 21.000 di
questi si dichiarano oggi disponibili ad utilizzare il trasporto
pubblico locale. Per presentare il Progetto di Mobilità del nuovo
stadio si è svolto oggi presso l'Automobile Club d'Italia il
convegno "Il nuovo stadio della As Roma: accessibilità e impatto
sulla mobilità della Capitale", organizzato dall'Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Roma e dall'Associazione Italiana
Ingegneria del Traffico e dei Trasporti, in collaborazione con
l'Aci.
"L'obiettivo comune è quello di convincere 1 spettatore su 2 a
scegliere il mezzo pubblico, soprattutto le linee ferroviarie, per
arrivare allo stadio - ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani,
presidente dell'Automobile Club d'Italia - e per questo Aci propone
il potenziamento della linea Roma-Lido, riqualificandola come
metropolitana in prolungamento dell'attuale linea B".
"E' necessario utilizzare una metodologia che porti a una
pianificazione integrata tra mobilità e urbanistica - ha
sottolineato Carla Cappiello, presidente dell'Ordine degli
Ingegneri di Roma - in grado di esprimere capacità progettuale a
favore dei servizi per la cittadinanza, non soltanto in occasione
degli eventi sportivi".
L'ing. Francesco Filippi, responsabile del Progetto Mobilità del
nuovo stadio della A.S. Roma, ha evidenziato che "l'area di Tor di
Valle è una buona soluzione perché già ben servita da
infrastrutture ferroviarie e stradali, che con miglioramenti
oculati possono supportare efficacemente la domanda di mobilità dei
tifosi".
La creazione di un sistema di servizi di intrattenimento
complementari agli appuntamenti sportivi produrrà benefici
economici e sociali per il territorio, permettendo anche un più
ordinato deflusso degli spettatori e maggiori standard di
sicurezza.
pev