Leonardo Spa: si complica partita nomine, Caio in pista (Rep)
02 Février 2017 - 9:57AM
MF Dow Jones (Italian)
La tegola giudiziaria caduta sulla testa di Mauro Moretti
a Viareggio complica la strategia avviata dal Governo sulle
nomine nelle
partecipate statali.
Il manager romagnolo, scrive Repubblica, per quanto ben visto
dagli
investitori dopo la ristrutturazione di Leonardo (ex
Finmeccanica), sarà
difficilmente ricandidato dopo la condanna in primo grado a
sette anni per
disastro ferroviario, relativo al suo passato in Fs. Così la
parola
d'ordine "continuità" sulle poltronissime di Eni, Enel, Terna,
Leonardo,
Poste I., che Matteo Renzi e il governo avevano pronunciato,
rischia ora
di trasformarsi nella "maggiore continuità possibile". Con
l'effetto che
il puzzle di nomi, che il Renzi rottamatore impose tre anni fa
come primo
atto forte della sua stagione, potrebbe sfilacciarsi. Oggi il
segretario
del Pd e i suoi fedelissimi a palazzo Chigi sono più intendi a
difendere i
"loro" nomi del 2014, parando i colpi dell'opinione pubblica,
degli
investitori, e delle rivalità tra manager.
I partiti sono in fermento per capire se ci saranno le elezioni
in
estate. Il Governo ha comunque avviato la partita delle nomine.
Partita di
riequilibri di potere. La decisione di anticipare tutte le date
delle
assemblee in cui le aziende a controllo pubblico rinnovano i cda
è il
segno che le nomine si vogliono rapide e senza strappi.
Soprattutto per
non lasciarle ad altre maggioranze politiche. La legge vuole che
le liste
dei nuovi consiglieri siano depositate 25 giorni prima di
riunire i soci:
il 19 marzo per Eni, mentre per quasi tutte le altre ci sono due
mesi di
tempo. I casi più delicati riguardano Leonardo ed Eni e sono
entrambi di
natura giudiziaria. Su Descalzi pesa l'ombra della
corruzione
internazionale e a quella poltrona punta Francesco Starace,
attuale a.d.
Dell'Enel al cui posto potrebbe andare l'attuale a.d. Di Terna,
Matteo Del
FAnte, ben visto dalla Cdp oppure l'a.d. di Enel Green Power,
Francesco
Venturini. Un altro manager in asse con la Cdp che punta al
posto di
Descalzi è l'a.d. Di Snam, Marco Alverà.
In Leonardo, invece, l'unico successore interno cui si dà
qualche chance
è Fabrizio Giulianini, capo del settore Elettronica, difesa e
sistemi.
Potrebbe valere di più l'idea di un manager politico come
Domnico Arcuri
(Invitalia) o di uno esterno rodato come Francesco Caio, a.d. Di
Poste I.,
che però ha da fare alle Poste in una fase in cui il mercato
gradirebbe
continuità in vista del collocamento della seconda tranche in
Borsa.,
atteso in primavera-estate.
red/alu
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February 02, 2017 03:42 ET (08:42 GMT)
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