TOP NEWS ITALIA: Castagna (Banco Bpm), porteremo remunerazione soci in linea con migliori player mercato
08 Novembre 2023 - 12:02PM
MF Dow Jones (Italian)
MILANO (MF-NW)--In attesa del nuovo piano industriale che sarà
presentato al mercato il 12 dicembre, Banco Bpm vuole dare un
assaggio dei risultati dei prossimi due anni. "Non volevamo fare"
troppe anticipazioni, dichiara a Class Cnbc l'ad Giuseppe Castagna
all'indomani dei conti. Tuttavia, date le circostanze favorevoli,
"ci sembra opportuno dire che almeno il superamento di quello che
avevamo annunciato fosse nei nostri piani. Per cui, abbiamo
confermato al rialzo sia la guidance sul margine di interesse che
quella sull'utile netto per il 2023 e il 24". Sul tavolo
dell'istituto c'è anche la maggiore remunerazione dei soci che,
come confessa il numero uno, è "un po' l'obiettivo" del nuovo
piano.
CASTAGNA, REMUNERAZIONE SOCI AL CENTRO PIANO
"Ormai abbiamo un ritorno sul tangible equity, un dividend yield
che è assolutamente in linea con i migliori", prosegue Castagna.
"Abbiamo soltanto una remunerazione che finora, per i problemi
relativi al passato e la trasformazione che la banca ha affrontato,
è stata leggermente inferiore agli altri. Vorremmo portare anche la
nostra remunerazione in linea con migliori player mercato".
C'E' ANCORA SPAZIO PER CRESCERE
Ma torniamo ai conti. Nei primi nove mesi dell'esercizio la
banca ha incassato un utile netto pari a 943 milioni, quasi il
doppio rispetto allo stesso periodo del 2022 (+93,6%). A margine
dei conti il Banco ha confermato un significativo miglioramento
dell'utile netto rispetto allo scorso anno, con un utile per azione
2023 superiore a 80 centesimi di euro, in ulteriore rafforzamento
per il 2024. "I tassi alti per un lungo periodo un po' ci aiutano.
Almeno sul 2024 prevediamo un tasso di ingresso più alto rispetto
al 2023 che ci fa essere ottimisti. Dall'altra parte, ovviamente,
c'è una difesa da fare sui depositi. Insomma, c'è spazio per
crescere nei volumi e allo stesso tempo mantenere un'ottima
redditività".
PRONTI DA TEMPO A TASSI IN CALO
Quanto alla possibile inversione della curva dei tassi "ci siamo
preparati per tempo: nel 2023 abbiamo messo a punto le nostre
fabbriche prodotto, sia dal punto di vista delle assicurazioni che
dei servizi di pagamento. Il loro contributo, che dal prossimo anno
comincerà a essere molto rilevante, arriverà nel momento giusto. E
così, se verso fine 2024 i margini di interesse dovessero iniziare
a flettere, avremo modo di" compensare con le commissioni. "Quella
sulle fabbriche prodotto è la strategia che continueremo ad avere e
non è detto che non abbiamo altre carte da poter giocare".
ECONOMIA IN RALLENTAMENTO, SAREMO PRUDENTI
Del resto nell'ultimo anno non sono migliorate solo le
prospettive del Banco, ma anche quelle dell'economia italiana nel
suo complesso. "Alla fine del 2022 si pensava che la recessione
fosse alle porte, tanto è vero che noi abbiamo preparato un
bilancio molto prudente dal punto di vista del default rate",
ricorda Castagna. "Questo però non si è verificato: a ottobre
abbiamo un default rate sotto lo 0,90 per il terzo anno di fila,
non ricordo di avere mai avuto un periodo così favorevole. Ciò
nonostante, sappiamo che la situazione macro è in progressivo
rallentamento, quindi saremo comunque prudenti. Anche in questo
caso, abbiamo approfittato degli anni buoni per mettere fieno in
cascina e fare tante cessioni. Possiamo dire che ormai il nostro
costo del credito è soltanto un costo di mantainance".
CASTAGNA, OK A DANISH COMPROMISE CI DA' MAGGIORE SICUREZZA
In occasione dei conti la società ha annunciato anche
l'approvazione del Danish compromise da parte della Bce. "Non
rientrava nelle previsioni dell'ultimo piano industriale, ma ormai
era nelle corde", commenta il banchiere. "Lo consideravamo
'proformizzato' anche nei trimestri precedenti, il fatto che sia
arrivato ci da una certezza in più". Particolarmente importante,
invece, la promozione di Standard and Poor's, che "è la terza a
investment grade e mette finalmente la nostra banca tra" gli
istituti meritevoli di tale giudizio "sotto tutti i profili".
Questo, soprattutto sulle tante emissioni obbligazionarie che
faremo nell'arco del nuovo piano, ci darà un grosso vantaggio dal
punto di vista di costo della raccolta. Altrettanto importanti le
promozioni che stiamo ricevendo dalle agenzie di rating Esg, che in
tre casi hanno aumentato il nostro standing".
BANCO BPM CONTINUERA' A CRESCERE DA SOLA
Non manca la citazione a uno dei dossier più caldi del settore,
la privatizzazione del Monte dei Paschi di Siena. "A un mese dal
piano industriale non si può che guardare alle opportunitá di
crescita stand alone. Abbiamo ancora molte carte da giocare e
vorremmo dedicarci a questo". Dal canto suo, "il Monte sta facendo
un ottimo tragitto, anche la decisione del Governo di ridurre la
quota pensiamo sia ottima". Per il momento è escluso un
coinvolgimento di Banco Bpm sul dossier Mps, "in futuro vedremo".
Alla prova dei conti la banca senese ha presentato un utile netto
per i primi 9 mesi dell'anno pari a 929 milioni di euro, in
significativo aumento rispetto alla perdita di 334 milioni di euro
a fine settembre 2022.
bem
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