Passi avanti di Amco sul progetto Glam, uno dei principali dossier che interessano il mercato finanziario. Si tratta del trasferimento presso operatori specializzati di una parte dell'ingente portafoglio di crediti bancari garantiti. La stima è di circa 12 miliardi di euro su un totale di oltre 228 miliardi (a luglio 2022) di prestiti garantiti dal Fondo centrale di Garanzia: crediti sui quali lo Stato, in considerazione dell'emergenza della pandemia Covid-19, ha rilasciato una garanzia pubblica.

La piattaforma Glam (Guaranteed Loans Active Management) è una soluzione strutturata da Amco, dedicata alla gestione e valorizzazione dei crediti garantiti, erogati alle imprese nell'ambito del Temporary Framework Covid-19. Il meccanismo di cessione dei crediti è simile a quello delle cartolarizzazioni con l'emissione di note che saranno sottoscritte dalle banche originator e investitori istituzionali privati.

"Il tema degli aiuti è che bisogna capire quando fermarsi e gestire il post. È quello che noi stiamo facendo con il progetto Glam. Oggi ci sono oltre 750 miliardi di crediti erogati alle imprese italiane, poi naturalmente si aggiungono i crediti erogati non alle imprese ma alle famiglie e quindi superiamo i mille miliardi", spiega l'ad di Amco, Marina Natale, in un'intervista a Be Bankers.

"Dei 750 miliardi erogati alle imprese italiane sul mercato ci sono 228 miliardi garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia che sono quelli nel perimetro della iniziativa Glam. Il progetto vede Amco come coordinatore del processo attraverso un meccanismo di gestione dei crediti che vede le banche contribuire alla piattaforma. Questi crediti verranno inseriti in patrimoni destinati le cui note saranno sottoscritte in parte dalle banche originator, in parte da investitori istituzionali privati", prosegue Natale nell'intervista.

"Non è propriamente una cartolarizzazione ma è assimilabile: il patrimonio destinato trasferisce il credito a un soggetto giuridico che è un comparto separato di Amco e non incide sugli attivi a bilancio di Amco. Così come è avvenuto per i crediti delle banche venete. Questo patrimonio destinato, poi, noi lo cartolarizziamo per emettere obbligazioni senior, una parte delle quali ci si aspetta che rimanga in possesso delle banche originator, oltre a mezzanine e junior collocabili anche presso investitori terzi. In questo modo diamo accesso agli investitori a questo mercato dei crediti garantiti che comunque rimborsano dall'80 al 100 per cento. La via è quella di un approccio sostenibile alla ristrutturazione del debito che altrimenti non sarebbe previsto in caso di escussione della garanzia, anche con possibile erogazione di nuova finanza a supporto dei piani di turnaround. È da evidenziare infatti che, il mancato pagamento di una rata di un credito non comporta necessariamente il default e l'escussione dell'intera garanzia ma, nei tempi previsti, soltanto di quella rata. Il recente Decreto aiuti che ha normato l'intervento di Amco e del progetto Glam, consentirà alle banche e alla stessa Amco di concedere finanziamenti in presenza di piani di risanamento, escludendoli da eventuali successive azioni revocatore fallimentari", conclude Natale.

cce

MF-DJ NEWS

1914:38 ott 2022

 

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October 19, 2022 08:38 ET (12:38 GMT)

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