Il Ftse Mib viaggia a cavallo della parita' e cede lo 0,05% a
13.318 punti.
Per Oriana Papetti di Finsud Sim "nell'arco della settimana non
dovrebbero esserci forti rialzi, anzi il mercato ha ancora qualcosa
da scontare. Sull'indice resta la negativita'" con il rischio che
l'eventuale uscita dalla Grecia dall'euro "possa contagiare anche
Spagna, Portogallo e Irlanda. Anche l'Italia avrebbe grossi
problemi", seppur non in termini di uscita dalla moneta unica.
Sul Ftse Mib male B.Mps (-4,31%) in scia ai conti del 1*
trimestre influenzati dalle perdite su crediti ben al di sopra
delle attese che comportano un peggioramento dell'asset quality
della banca. Giu' anche Mediolanum (-3,38%) e Pirelli & C.
(-3,18%).
Vola invece Finmeccanica (+6,16% a 2,828 euro) in scia al
giudizio di Morgan Stanley i cui analisti hanno alzato il rating da
underweight a equalweight e il target price da 2,75 a 3,25 euro.
Bene anche B.P.E.Romagna che sale del 3,87%, seguita da Intesa
Sanpaolo (+3,12%), B.P.Milano (+2,62%) in scia ai conti solidi del
1* trimestre e Unicredit (+1,66%). Acquisti anche per Terna
(+2,07%) su cui Intermonte ha alzato la raccomandazione a
outperform.
Sul Ftse Italia Mid Cap B.Desio e' sospeso al ribasso (-7,96%
teorico). Forti vendite anche su Iren (-7,81%) e Danieli & C.
(-6,28%). In luce invece Brembo (+2,87%) che continua a beneficiare
dei buoni risultati del 1* trimestre e Saras (+2,67%).
Tutti in negativo i titoli coinvolti nel maxi progetto di
fusione assicurativa: Unipol cede il 3,71%, Premafin il 4,4%,
Fonsai lo 0,21% dopo la fumata nera del Cda sui concambi e Milano
Ass. il 3,38%. alb alberto.chimenti@mfdowjones.it