Seduta senza spunti di rilievo a piazza Affari, con il Ftse Mib che ha registrato un -0,33% a 16489 euro, annullando i rialzi nell'ultima ora di contrattazioni.

Durante la prima parte della giornata, l'indice milanese ha oscillato intorno alla parita', senza una direzionalita' precisa in assenza di spunti e in attesa di una serie di dati macroeconomici americani.

Infatti, il market mover e' stato l'indice manifatturiero Empire State Usa che a febbraio si e' attestato a 10,04 da -7,78 gennaio, contro un consenso a -3 e che ha portato un'accelerazione al rialzo del Ftse Mib, parzialmente rientrata dopo la pubblicazione degli altri indicatori economici.

Il dato sulla produzione industriale e' stato peggiore delle previsioni e si e' attestato a -0,1% a gennaio, contro un consenso a +0,2% m/m e l'indice preliminare di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Universita' del Michigan a febbraio e' salito a 76,3 punti dai 73,8 punti di gennaio (74,5 punti il consenso).

Oggi e' iniziata la riunione dei ministri delle Finanze e dei Banchieri centrali del G20 e gli investitori sono in attesa di notizie riguardanti la guerra delle valute, in particolare dopo la decisione della Bank of Japan di lasciare invariati i tassi d'interesse.

Sul paniere principale di piazza Affari Eni ha registrato un +2,14% a 17,69 euro, grazie ai dati pubblicati dal gruppo che hanno sorpreso positivamente il mercato e gli analisti. Dalla conference call di presentazione del piano non sono emerse novita' rilevanti.

In nero anche il settore del lusso che ha tratto beneficio dai buoni conti di Ppr. Salvatore Ferragamo ha guadagnato il 2,2% (il migliore del Ftse Mib), Tod's l'1%, Luxottica lo 0,33% e B.Cucinelli l'1,71%.

Tra i titoli in nero figurano Diasorin (+1,25%), Snam (+0,89%) e Pirelli & C.(+0,87%).

In rosso tutte le banche. B.Mps -2,5%, Mediobanca -2,28%, B.P.E.Romagna B.Popolare -2,24%, B.P.Milano -1,78%, Unicredit -1,1%, Intesa Sanpaolo -0,72% e Ubi B. -0,5%.

L'azione peggiore del paniere principale e' stata Finmecanica con un -4,13% a 3,99 euro. A pesare sul titolo e' stato sia il downgrade a neutral da buy da parte di Ubs sia la notizia che il Ministero della Difesa indiano ha iniziato il processo per la cancellazione del contratto per 12 elicotteri AW101.

Male Telecom I. (-2,3%). Secondo un esperto, i rumors di stampa sulla possibile svalutazione degli avviamenti contribuisce ad aumentare la negativita' degli investitori, in quanto cosi' i guadagni si appiattiranno ancora.

Negative anche A2A (-1,91%), Generali Ass. (-1,82%), Stm (-1,25%) e Mediolanum (-1,26%).

Tra le mid cap Brembo ha registrato un progresso del 5,2% a 10,73 euro, dopo che Mediobanca ha alzato il rating da neutral ad outperform e il target price da 9 a 12 euro. In luce pure Ima (+1,27%) in scia ai risultati positivi registrati nel 2012 dal gruppo.

In rosso invece Premafin (-4,58%), Unipol (-3,41%), Milano Ass. (-1,68%) e Fonsai (-0,52%).

Tra gli editoriali si segnalano le vendite su Mondadori (-2,545) e Rcs (-1,68%).

Sul resto del listino Ciccolella segna un +9,96%. Ieri, il gruppo ha comunicato di aver sottoscritto un contratto per la cessione della partecipazione totalitaria detenuta in Ciccolella Holding International, a una societa' olandese di partecipazioni finanziarie.

Infine male Seat P.G. (-13,64%) e Cape Live (-6,76%). fcm

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