Borsa: cedole per quasi 16 mld in prossime settimane (Mi.Fi.)
07 Mai 2018 - 8:39AM
MF Dow Jones (Italian)
Quasi 16 miliardi. È la maxicedola di Piazza Affari. Si tratta
della seconda tranche dei dividendi che le società quotate in borsa
pagheranno nelle prossime settimane, con una concentrazione intorno
alla data del 20 maggio. Sommando la prima trance, il totale dei
dividendi distribuiti quest'anno è 19,7 miliardi di euro. Fra le
azioni del Ftse-Mib con i maggiori yield si distinguono Azimut
(11,4%), UnipolSai (6,6%), Intesa Sanpaolo (6,4%), Poste Italiane
(5,2%) e Generali (5%).
Il trend positivo che ha imboccato il listino milanese, tornato
sui massimi dell'ottobre 2009, con un rialzo da inizio anno
dell'11,5% e negli ultimi 12 mesi del 13,5%, si legge su Milano
Finanza, sta rafforzando il sentiment positivo dei risparmiatori.
Puntare sui titoli che offrono i maggiori dividend yield è
un'occasione ghiotta, con un'avvertenza importante. I dividendi
spettano solo a chi posside le azioni al momento della loro
distribuzione, in gergo lo stacco cedola. Se si acquista un'azione
il 10 maggio e la si vende il 20, mentre il titolo assegna il
dividendo il 23, non si ha diritto alla cedola. Inoltre, in
occasione dello stacco del dividendo, le azioni accusano di solito
in borsa un calo del prezzo corrispondente all'importo del
dividendo unitario, che può essere recuperato più o meno
velocemente, a seconda della solidità dei fattori che guidano il
trend rialzista. Fermarsi al rendimento della cedola può essere
quindi fuorviante, se non si tiene conto di altri aspetti, che
possono essere sintetizzati nella sostenibilità della performance
del titolo.
È importante allora focalizzare l'attenzione in primo luogo sui
conti delle società e le loro prospettive di redditività e
crescita: un giudizio che gli analisti finanziari sintetizzano nel
rating (comprare, mantenere, vendere) e in un prezzo obiettivo, che
rappresenta il valore corretto del titolo, in base ai multipli di
mercato e a quelli del settore.
Ci sono poi aziende che tradizionalmente sono più generose di
altre con gli azionisti di minoranza, visto che nell'arco degli
ultimi anni non hanno mai tagliato il loro dividendo e nell'ipotesi
migliore l'hanno incrementato. In questo gruppo rientrano per
esempio le azioni di A2a , Amplifon , Generali , Banca Mediolanum ,
Banca Ifis , Interpump , Brembo e Recordati .
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
May 07, 2018 02:24 ET (06:24 GMT)
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