Quasi 16 miliardi. È la maxicedola di Piazza Affari. Si tratta della seconda tranche dei dividendi che le società quotate in borsa pagheranno nelle prossime settimane, con una concentrazione intorno alla data del 20 maggio. Sommando la prima trance, il totale dei dividendi distribuiti quest'anno è 19,7 miliardi di euro. Fra le azioni del Ftse-Mib con i maggiori yield si distinguono Azimut (11,4%), UnipolSai (6,6%), Intesa Sanpaolo (6,4%), Poste Italiane (5,2%) e Generali (5%).

Il trend positivo che ha imboccato il listino milanese, tornato sui massimi dell'ottobre 2009, con un rialzo da inizio anno dell'11,5% e negli ultimi 12 mesi del 13,5%, si legge su Milano Finanza, sta rafforzando il sentiment positivo dei risparmiatori. Puntare sui titoli che offrono i maggiori dividend yield è un'occasione ghiotta, con un'avvertenza importante. I dividendi spettano solo a chi posside le azioni al momento della loro distribuzione, in gergo lo stacco cedola. Se si acquista un'azione il 10 maggio e la si vende il 20, mentre il titolo assegna il dividendo il 23, non si ha diritto alla cedola. Inoltre, in occasione dello stacco del dividendo, le azioni accusano di solito in borsa un calo del prezzo corrispondente all'importo del dividendo unitario, che può essere recuperato più o meno velocemente, a seconda della solidità dei fattori che guidano il trend rialzista. Fermarsi al rendimento della cedola può essere quindi fuorviante, se non si tiene conto di altri aspetti, che possono essere sintetizzati nella sostenibilità della performance del titolo.

È importante allora focalizzare l'attenzione in primo luogo sui conti delle società e le loro prospettive di redditività e crescita: un giudizio che gli analisti finanziari sintetizzano nel rating (comprare, mantenere, vendere) e in un prezzo obiettivo, che rappresenta il valore corretto del titolo, in base ai multipli di mercato e a quelli del settore.

Ci sono poi aziende che tradizionalmente sono più generose di altre con gli azionisti di minoranza, visto che nell'arco degli ultimi anni non hanno mai tagliato il loro dividendo e nell'ipotesi migliore l'hanno incrementato. In questo gruppo rientrano per esempio le azioni di A2a , Amplifon , Generali , Banca Mediolanum , Banca Ifis , Interpump , Brembo e Recordati .

red/fch

 

(END) Dow Jones Newswires

May 07, 2018 02:24 ET (06:24 GMT)

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