Eurovita: il nodo unit linked (MF)
13 Avril 2023 - 9:50AM
MF Dow Jones (Italian)
La volontà, in particolare del governo e delle autorità di
vigilanza, resta quella di arrivare il più velocemente possibile ad
una soluzione che possa mettere in sicurezza i clienti di Eurovita,
evitando riscatti e contraccolpi alla credibilità del settore
finanziario. Ma la sensazione è che i nodi da sciogliere per
l'operazione di salvataggio della compagnia assicurativa finita in
amministrazione straordinaria e affidata al commissario Alessandro
Santoliquido, siano ancora numerosi.
Un rimpallo tra banche e assicurazioni che sembra complicare la
vicenda con la scadenza di fine giugno, quando terminerà anche il
nuovo blocco dei riscatti delle polizze imposto da Ivass per
evitare pericolose fughe dei clienti, che sembra inesorabilmente
avvicinarsi.
Ieri, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, c'è stata una
nuova riunione interlocutoria coordinata dal ministero
dell'Economia che ha visto la partecipazione delle banche
distributrici delle polizze, tra cui FinecoBank, Sparkasse, Banca
Fideuram e Credem, per discutere dell'ultima ipotesi di piano di
salvataggio avanzata dalla compagnie coinvolte, ovvero Poste
Italiane, Intesa Sanpaolo, Generali, Unipol e Allianz, con un
documento circolato negli ultimi giorni. Lo scenario proposto dalle
assicurazioni sarebbe quello di un trasferimento di tutti i
portafogli vita di Eurovita ai cinque gruppi assicurativi sia le
gestioni separate, che hanno riserve per circa 9 miliardi sia le
unit linked, che rappresentano masse per circa 6 miliardi.
In pratica il marchio della compagna scomparirebbe e i
sottoscrittori delle polizze si ritroverebbero a interloquire con
uno dei grandi gruppi assicurativi che si spartirebbero in parti
uguali i portafogli di Eurovita. Un'ipotesi che appare
indubbiamente attraente considerando che in questo modo si
ridurrebbe al minimo il rischio di riscatti anticipati, con i
clienti di Eurovita che sarebbero rassicurati dal nome e dalla
stabilità degli acquirenti.
Ma separare in cinque parti uguali il portafoglio non è
un'operazione semplice e i dubbi riguardano in particolare le
polizze unit linked che, in un primo scenario, si era ipotizzato di
mantenere separate in una Eurovita ricapitalizzata, riavviata sul
mercato con un nuovo brand e un azionariato diffuso tra le
compagnie. Trasferire le unit non sarebbe affatto semplice e c'è
addirittura chi ipotizza che, tecnicamente, bisognerebbe prima
chiudere i vecchi prodotti per poi aprirne di nuovi.
La sensazione è quella di un generale apprezzamento ma non
mancano riflessioni sulla fattibilità e sulla tempistica emerse
ieri durante la riunione con le banche, che hanno un ruolo
determinante. Non solo dovranno gestire la relazione con il
cliente, una volta scongelate le polizze, ma dovranno fornire la
liquidità che dovesse essere necessaria in caso di riscatti
anticipati delle gestioni separate (in uno schema che prevederebbe
in cambio l'offerta in pegno dei titoli di Stato sottostanti le
polizze): tutte questioni che andranno necessariamente sciolte nei
prossimi giorni mentre sale la preoccupazione tra i 400mila
risparmiatori coinvolti. "Un esito negativo è impensabile, non solo
per i cittadini coinvolti, ma per la fiducia verso l'intero sistema
assicurativo, da tempo minata da varie criticità", ha dichiarato
nei giorni scorsi Federconsumatori.
red
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1309:33 apr 2023
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