Green Deal: New European Bauhaus come leva per raggiungere obiettivi piano
03 Novembre 2023 - 7:06PM
MF Dow Jones (Italian)
MILANO (MF-NW)--Il recente seminario 'Le sfide della transizione
del Green Deal: città climaticamente neutrali e programmi chiave
dell'Ue', organizzato a Roma da Rimond, Università di Roma Tre e
dal Biodistretto della Via Amerina e delle Forre, in sinergia con
Icons - nel contesto del progetto co-finanziato dall'Ue Eyes Hearts
Hands Urban Revolution (Ehhur) - ha fornito un importante
contributo alla discussione sulle sfide della transizione del Green
Deal, esplorando l'impor-tanza, la portata e le ambizioni del New
European Bauhaus.
Il dibattito, spiega una nota, si è concentrato sul ruolo che le
città climaticamente neutrali stanno assumendo, in linea con i
principi del Neb. Il seminario è stato strutturato in due panel
distinti, ognuno incentrato su aspetti chiave dell'approccio di
transizione al Green Deal.
Moderato da Luca Montuori, docente di Progettazione Urbana
dell'Università Roma Tre, il primo panel si è foca-lizzato sul
'Processo discendente: come il processo di policy making affronta
la transizione'.
La discussione ha evidenziato la necessità di maggiore dialogo e
collaborazione tra le istituzioni e le città al fine di raggiungere
gli obiettivi di neutralità climatica stabiliti dal Green Deal. In
particolare, si è enfatizzata l'importanza del coinvolgimento dei
cittadini nella co-creazione delle politiche e dei progetti che
mirano a ridurre l'impatto ambientale e a promuovere la
sostenibilità.
La discussione ha esplorato principalmente tre aspetti dei
processi di policy making. Il primo è collegare teoria e pratica:
gli esperti hanno esplorato la dinamica tra teoria e pratica,
sottolineando come la politica e la ricerca possano interagire
proficuamente attraverso programmi innovativi come il Neb. Il
secondo riguarda questioni di diritto urbano: L'attenzione è stata
focalizzata sulle questioni legate al diritto urbano e sul ruolo
che queste questioni svolgono nei processi decisionali. E' emerso
che le città sono spazi critici dove le sfide richiedono un
approccio concreto. Il terzo aspetto è l'approccio dal basso
all'alto: un approccio bottom-up, partendo dalle città e arrivando
all'Europa, è stato riconosciuto come fondamentale. Le città sono
considerate terreni di confronto per affrontare le sfide in un
contesto più ampio.
Piero Pelizzaro, attualmente presso l'Agenzia del Demanio,
responsabile operativo dell'Unità Organizzativa Officina per la
rigenerazione dell'immobile pubblico per la struttura per la
progettazione, ha sottolineato l'importante questione della
mancanza di coordinamento tra le autorità centrali degli enti
pubblici e le autorità locali che gestiscono il patrimonio
pubblico. Questa carenza, secondo Pelizzaro, crea notevoli problemi
nella manutenzione a lungo termine di questo patrimonio. In Italia,
l'Agenzia del Demanio possiede 43.000 proprietà pubbliche in tutto
il Paese, e la necessità di strumenti urbanistici avanzati per
garantire la gestione centralizzata e la conservazione ottimale di
tali beni è evidente. Pelizzaro ha enfatizzato il valore della
colla-borazione affermando: "essere parte di una rete
internazionale significa anche essere parte della rete locale".
La collaborazione è il punto di partenza per trasformare le
iniziative in realtà concrete. Massimo Busuoli, direttore della
sede di Bruxelles di Ntnu, ha detto che il Neb non è stato ancora
completamente compreso dai policy maker: forse perché le scienze
sociali sono state mescolate con aspetti tecnici e ci vuole tempo
per digerire le sue complessità. E' un lavoro per gradi che
necessita dialogo e orchestrazione con le altre iniziative della
Commissione in ambito rigenerazione urbana oltre al supporto di una
attiva e continua campagna di sensibilizzazione a tutti i livelli.
In questo contesto, Francesca Spagnoli, Head of Capacity
Building&Research at European Network - Living Labs, ha
sottolineato l'importante ruolo dei Living Labs nell'ambito della
co-creazione di policy. Questi laboratori utilizzano un approccio
partecipativo per coinvolgere le comunità locali nello sviluppo di
policy basate sulla realtà locale. La co-creazione di policy,
secondo Spagnoli, è cruciale per riflettere le esigenze delle
comunità e garantire il loro coinvolgi-mento sin dalle prime
fasi.
Edoardo Zanchini, Direttore Ufficio Speciale Clima di Roma
Capitale, ha presentato l'esperienza del Comune di Roma, impegnato
in un ambizioso programma per affrontare le sfide legate alle
emissioni di CO2. Questo programma, basato sul Patto dei Sindaci e
sulla Missione '100 Climate Neutral and Smart Cities by 2030', mira
a ridurre le emissioni del 60% entro il 2030, concentrandosi
principalmente sulla mobilità e sull'efficienza energetica degli
edifici. Zanchini ha sottolineato l'importanza di superare le
barriere tecniche e di collaborare in modo intersettoriale. A
tirare le fila del panel Luca Montuori, docente di Progettazione
Urbana dell'Università Roma Tre, che ha evidenziato come la
bellezza debba essere un elemento chiave nella promozione della
sostenibilità e della transizione verso il Green Deal,
sottolineando l'importanza di riconnettere le persone, i cittadini,
con la bellezza delle città e dell'ambiente circostante.
A conclusione della giornata, il secondo panel si è invece
concentrato su come i progetti in essere influenzano la transizione
e ha portato le testimonianze di diversi progetti europei tra cui:
C40, Reinventing Cities Programme, SHAPE EU Initiative, Craft
Initative, NetZeroCities, Eyes Hearts Hands Project, NEU-TRALPATH
Project.
com/cos
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