Mediobanca: cresce fronte astensione, Enpam e Gavio non votano lista cda (Stampa)
24 Octobre 2023 - 9:06AM
MF Dow Jones (Italian)
ROMA (MF-NW)--Eserciti in manovra in vista dell'assemblea di
Mediobanca del prossimo 28 ottobre, convocata per rinnovare il cda
dell'istituto. Secondo quanto risulta altri due grandi azionisti,
ossia l'Enpam e il gruppo Gavio, dovrebbero astenersi dal voto, di
fatto abbassando il quorum per la determinazione della lista
vincente.
La Stampa scrive che la scelta porterà molti osservatori a
riprendere in mano la calcolatrice per rivedere le simulazioni in
vista dell'appuntamento di sabato, anche se la variabile che più di
tutte dovrebbe incidere sull'esito del voto, l'affluenza, a ieri
era ancora avvolta dal mistero. In assise i soci dovranno scegliere
fra tre liste. La prima è quella presentata dal board uscente che
prevede la conferma degli attuali vertici di Mediobanca, l'ad
Alberto Nagel e il presidente Renato Pagliaro. La seconda lista è
invece quella presentata da Delfin, la holding della famiglia Del
Vecchio, azionista che sfiora il 20%, che propone 5 nomi: Sandro
Panizza, Sabrina Pucci, Cristina Scocchia, Massimo Lapucci e
Jean-Luc Biamonti. Infine la terza lista è quella presentata da
Assogestioni, che dovrebbe rappresentare i fondi italiani e che
porterà in consiglio un candidato se riuscirà a superare la soglia
del 2% dei voti.
La particolarità del voto del prossimo 28 ottobre rispetto a
quelli delle assemblee del passato sta nel fatto che qualora la
lista Delfin dovesse superare per voti quella presentata dal cda
uscente, tutti i 5 nomi candidati finirebbero per occupare posti in
consiglio, sottraendoli agli esponenti della lista del board.
Delfin peraltro è certa dell'appoggio di Caltagirone, la cui quota
sfiora il 10% e quindi il blocco che si contrappone alla lista del
cda parte già da un 30% che nelle ultime settimane ha portato a
ritenere possibile un ribaltone in assise.
Secondo quanto risulta a La Stampa ieri mattina si sarebbe
tenuta una riunione informale tra i vertici dell'Enpam, l'ente
previdenziale dei medici e degli odontoiatri, proprio per decidere
cosa fare della quota dell'1,19% detenuta nell'istituto di
Piazzetta Cuccia. Un'opzione sarebbe l'appoggio alla lista Delfin,
ma l'orientamento è di andare verso l'astensione. Allo stesso modo,
anche la famiglia Gavio dovrebbe optare per il non-voto. Fonti
finanziarie sostengono che proprio Beniamino Gavio, il membro più
attivo della famiglia all'interno della galassia che controlla
Astm, avrebbe avvisato Nagel nei giorni scorsi della decisione di
astenersi, nonostante la quota dello 0,8% faccia parte del patto di
consultazione di Mediobanca che riunisce azionisti accomunati dal
comune interesse alla crescita del gruppo ma non vincola al voto
unanime.
Le astensioni ovviamente peseranno e per questo il mercato si
interroga anche sulla Edizione dei Benetton (1,9%) che non sembra
abbia ancora preso una chiara decisione, anche se molti si
aspettano che alla fine potrebbe astenersi.
Un altro fattore di cui tenere conto sarà la quota di azionisti
che voterà per Assogestioni, che sottrarrà azioni a entrambe le
altre due liste. Impossibile fare simulazioni, anche perché la
maggior parte dei fondi stranieri dovrebbe appoggiare la lista del
board, come suggerito da tutti i proxy advisor. Alcuni, come Norges
Bank, CalSTRS, NY City Comptroller, Calvert, Praxis, BCI e Sba,
hanno anche già annunciato il voto per la lista del cda.
pev
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