Il gruppo Ratti ha chiuso il 2021 registrando un utile netto pari a 2,9 milioni in crescita rispetto ai 0,4 milioni registrati nel 2020.

I ricavi del gruppo, si apprende da una nota, ammontano a 78,5 mln (+10,2%). L'Ebitda si attesta a 8,3 mln (5,4 mln), l'Ebit a 4 mln (0,9 mln). Il capitale circolante netto ammonta a 18,3 mln (+0,8 mln). La posizione finanziaria netta risulta a pareggio e registra una diminuzione di 1 mln rispetto al 2020.

Il Cda ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti, fissata per il 28 aprile in prima convocazione (29 aprile in eventuale seconda), un dividendo al lordo di imposte di 0,10 euro per azione, per un ammontare complessivo di 2,7 milioni. Il dividendo avrà come data di pagamento il 25 maggio 2022.

Con riferimento alla crisi Russa-Ucraina, il gruppo precisa che le proprie attività non sono, se non in maniera assolutamente marginale, concentrate in quell'area geografica.

La clientela del gruppo, principalmente rappresentata dai grandi brand del lusso mondiale, ha registrato una performance positiva delle vendite nel corso del trascorso esercizio, performance che si è ripercossa al momento solo parzialmente sul fatturato consuntivato dal gruppo. Gli ordini acquisiti nei mesi di gennaio e febbraio 2022 stanno mantenendo un andamento positivo a doppia cifra rispetto agli stessi mesi dell'esercizio precedente.

Ciò non di meno, l'andamento della pandemia, non ancora sconfitta, i conseguenti fenomeni di volatilità della supply chain e l'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa con i suoi effetti geo-politici rendono più incerto e complesso il quadro congiunturale e le prospettive economiche per l'esercizio corrente.

com/ann

 

(END) Dow Jones Newswires

March 23, 2022 10:05 ET (14:05 GMT)

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