L'odierna udienza del processo sulla vicenda dell'equity swap
Ifil/Exor e' stata temporaneamente sospesa dal collegio giudicante
per esaminare la richiesta di valutare la questione di legittimita'
costituzionale sollevata dalla difesa dei tre imputati
rappresentata dall'avvocato Franco Coppi.
Coppi, sulla base degli articoli 185, 187 e 649 del codice di
procedura penale, ha richiamato l'articolo 117 della Costituzione
che obbliga al recepimento del diritto comunitario internazionale
che, per il principio del "ne bis in idem", vieta la celebrazione
di un secondo giudizio su una fattispecie gia' contestata.
Il legale ha infatti spiegato che i tre imputati nel processo,
Gianluigi Gabetti, Virgilio Marrone e Franzo Grande Stevens, sono
gia' stati sottoposti nel febbraio 2007 al procedimento
amministrativo della Consob che ha portato alla loro sospensione
dalle rispettive cariche societarie oltre a imporre il pagamento di
una sanzione di 16 mln euro. Secondo Coppi il principio del ne bis
in idem, stabilito dalla Corte Europea di Strasburgo e ancora in
fase di recepimento dall'ordinamento italiano, deve essere
applicato oltre che ai procedimenti penali anche a quelli
amministrativi e pertanto i tre imputati, essendo gia' stati
giudicati in sede amministrativa, non devono essere sottoposti ad
un secondo giudizio in sede penale.
Concludendo le sue osservazioni Coppi ha espresso l'auspicio che
il collegio giudicante non ritenga infondata la questione e che
quindi rimetta tutti gli atti alla Corte Costituzionale.
mur/dod