Dowjones
E' stata rinviata al 21/12 l'udienza nel processo Ifil/Exor per
l'equity swap che permise alla famiglia Agnelli di mantenere il
controllo della Fiat in cui sono imputati per aggiotaggio Franzo
Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e Virgilio Marrone.
In quella data sara' dato all'accusa il diritto di replica e
successivamente, dopo la Camera di Consiglio, verra' letta la
sentenza.
Nell'udienza di oggi la parola e' andata alle difese per
illustrare le loro osservazioni sulla perizia degli esperti del
tribunale richiesta per valutare l'impatto sull'andamento del
titolo del comunicato del 24 agosto 2005. Cesare Zaccone ha
sostenuto che secondo i periti "la contendibilita' del titolo(Fiat,
ndr) perde valore quando vi e' chiarezza sugli assetti proprietari
e questo avvenne dopo la diffusione del comunicato. Il titolo ha
subito, com'era nell'ordine naturale delle cose, una flessione
quando venne a cadere la contendibilita' a seguito del
comunicato".
Secondo Guido Alleva invece "e impossibile valutare gli effetti
di un altro comunicato" che si sarebbero potuto avere sul titolo
Fiat invece di quello del 24 agosto. "Ifil non sarebbe andata, ha
detto Alleva, a rastrellare azioni sul mercato perche' le regole
non lo permettevano. E' stata fatta un'operazione consentita e che
si chiama esercizio del diritto di opzione senza bisogno di Opa o
ricorso al mercato. Ifil, come dice la trimestrale precedente al
periodo in oggetto, disponeva di una liquidita' netta di oltre 1
mld e non e' vero che non c'era la disponiblita' finanziaria per
una manovra come quella di esercitare l'opzione. C'era un fiume di
denaro e non c'era bisogno sul mercato".
Infine l'avvocato Franco Coppi ha spiegato che "potenzialmente e
moderatamente sono i due avverbi usati dai periti che hanno
definito il comunicato dall'effetto potenziale e moderato. Con
questi due avverbi riferiti al comunicato del 24 agosto viene
annullato l'impianto accusatorio. Il comunicato non ebbe nessuna
rilevante influenza sull'andamento del titolo". Tutte le difese
hanno ribadito la richiesta di assoluzione per i loro assistiti,
mentre il pm ha riconfermato le richieste di condanna a 2 anni e 6
mesi per Franzo Grande Stevens, 2 anni per Gianluigi Gabetti e 1
anno e 6 mesi per Virgilio Marrone. mcn/ds