Perdurano gli effetti della crisi nel mercato immobiliare
italiano al primo semestre 2011. Tra le conseguenze piu' evidenti
una diminuzione generalizzata dei prezzi, che tocca il -2,6% nei
capoluoghi secondari, mentre vede una riduzione meno marcata nelle
grandi citta', -1,6%, realta' in cui si concentrano gli investitori
e gli acquirenti piu' facoltosi.
E' quanto emerge da una indagine condotta da Gabetti, secondo la
quale gli effetti della crisi si riflettono nell'allungamento dei
tempi di vendita: in media si attestano intorno ai 6 mesi nelle
grandi citta', ma si assiste ad una tendenza all'aumento
soprattutto per le soluzioni di minore qualita', in contesti piu'
periferici. Tale fenomeno e' ancora piu' marcato per i capoluoghi
minori dove i tempi medi di vendita possono toccare anche i 7-8
mesi. Un'altra conseguenza rilevata e' la tendenza ad aumentare lo
sconto medio tra prezzo di incarico e prezzo di vendita, intorno al
10 -15%. La fascia piu' colpita dalla crisi e' quella costituita
dalle giovani coppie intenzionate all'acquisto della "prima casa",
che ora valutano in misura superiore al passato la locazione. Si
attendono miglioramenti grazie al nuovo fondo di garanzia,
operativo dal mese di settembre, diretto ai soggetti che non
avrebbero garanzie reali o di reddito sufficienti per ottenere
finanziamenti per l'acquisto della prima casa. A poterne usufruire
saranno infatti i giovani under 35, con contratti atipici e Isee
inferiore a 35.000 euro annui.
Sempre secondo l'indagine, in calo del 3,7% % le compravendite
residenziali che, nel 1* trimestre 2011, sono state 136.718. Il
trend negativo si riscontra nell'ordine del -0,8% nei capoluoghi e
del -5% per i non capoluoghi. A livello geografico si evidenzia
trend negativo ovunque eccetto che per i capoluoghi del Nord
(+0,7%), mentre al Centro ed al Sud i capoluoghi registrano un calo
delle compravendite del -0,7% e del -3,6%.
Roma continua a mostrare segni di crescita tendenziale nel
numero delle transazioni, mentre Milano e' caratterizzato da una
sostanziale stabilita', con una leggera flessione nel numero delle
transazioni, a partire dal terzo trimestre 2010. Torino e Palermo,
che avevano mostrato un trend negativo negli scorsi trimestri,
hanno mostrato al primo trimestre 2011 segni di ripresa. Rimane
invece negativo il dato di Firenze, anche se la flessione e'
decisamente piu' contenuta.
Continua ad essere dinamico il mercato degli affitti, in un
contesto di stabilita' dei canoni, con limature per i valori piu'
elevati.
Sul fronte dei comportamenti d'acquisto si rileva una buona
domanda di usato, di tagli funzionali e la preferenza per zone
servite dalla elevata qualita' abitativa.
Secondo l'Ance per il 2011 si rileva un peggioramento delle
aspettative produttive che si concretizza con una flessione degli
investimenti in costruzioni previsti del 4,0% e anche per il 2012
si prospetta un'ulteriore riduzione del 3,2%. Buone le aspettative
per il "piano per la citta'" previsto nel decreto sviluppo, che a
regime, potra' avere effetti positivi sui livelli produttivi del
settore a partire dalla fine del 2012.
L'orizzonte temporale atteso per una ripresa del mercato, nella componente delle transazioni e dei prezzi, e' il 2013.
com/lab