Il Ftse Mib ha chiuso in calo del 2,5% a 15291 punti,
registrando la peggiore performance tra le principali borse
europee. Dax -1,96%, Ibex-35 -2,26%, Ftse 100 -1,58% e Cac-40
-1,99%.
Per il nostro indice e' stata una seduta a due velocita'. La
partenza e' stata infatti positiva in scia alla vittoria di Barack
Obama nelle elezioni presidenziali americane. La notizia e' stata
accolta bene dai mercati, ma senza eccessivo entusiasmo in quanto
la riconferma del Presidente vuol dire soprattutto che non ci
saranno cambi di politica economica e al vertice della Fed.
Il sentiment del mercato e' cambiato in tarda mattinata quando
e' stato pubblicato il dato sulla produzione industriale tedesca
scesa a settembre dell'1,8% rispetto al mese precedente.
A pesare in modo maggiore sul Ftse Mib sono state le previsioni
economiche d'autunno della Commissione europea per niente ottimiste
e le parole del Presidente dalla Bce, Mario Draghi.
Infatti le stime hanno confermato che in Italia la ripresa non
iniziera' prima di luglio 2013. In particolare ha sorpreso il
rapporto deficit/Pil 2012 al 2,9%. Per quanto riguarda le parole di
Draghi, l'ammissione che la crisi stia iniziando a farsi sentire
anche in Germania ha colpito il sentiment degli operatori.
A peggiorare la situazione ha contribuito l'apertura negativa
degli indici americani, nonostante fosse attesa in rialzo dopo la
conferma di Obama come Presidente.
L'attenzione nelle prossime ore sara' concentrata in Grecia,
dove in serata il Parlamento di Atene probabilmente votera' a
favore del nuovo pacchetto di riforme e di misure di austerita'
concordato tra la coalizione di Governo ellenica e i creditori
internazionali della Troika.
Il titolo peggiore del listino principale e' stato Fiat che ha
perso il 6,65%. Le vendite sono iniziate in mattinata in scia al
downgrade di Deutsche Bank da hold a sell, ma nel pomeriggio il
movimento del mercato ha portato alla sospensione dell'azione per
eccesso di ribasso. Sostenuti gli scambi, pari a oltre 36 milioni
di pezzi contro una media di circa 18,8 mln.
Lo spread sul decennale Btp/Bund, che e' salito a 353 punti
base, ha portato forti vendite sui titoli bancari seguiti da alcune
sospensioni. B.P.E.Romagna ha chiuso con un -4,77%, B.P.Milano con
un -4,38%, Unicredit con un -4,33%, Ubi B con un -3,52% e
B.Popolare con un -3,46%. A seguire Intesa Sanpaolo (-3,35%),
Mediobanca (-3,34%) e B.Mps (-1,49%).
Pesanti cali anche su Stm (-6,3%), Mediaset (-3,62%), Atlantia
(-3,44%) e Mediolanum (-3,24%).
L'unico titolo del Ftse Mib rimasto in territorio positivo e' stato Autogrill. Mentre cali piu' contenuti sono stati registrati da Salvatore Ferragamo (-0,56%), Tod's (-0,59%), Campari (-0,71%), Saipem (-0,72%) e Parlamat (-0,75%).
Contrastate le azioni delle utility, A2A e' in calo del 2,29% e
pubblichera' domani i risultati del trimestre. Iren -1,91%, Acea
-3,91%, Acegas-Asp +1,82% e Hera +1,24%.
Sul resto del listino, D'Amico I.S. ha archiviato un -1,03% a 0,32 euro. Il titolo aveva aperto in positivo dopo che il Cda ha dato il via libera ad un aumento di capitale da 65,1 mln mediante emissione di un numero massimo di 209.929.867 azioni. Il prezzo dei nuovi titoli e' pari a 0,31 euro e verranno offerti nel rapporto di 7 nuove azioni ogni 5 esistenti.
Anche Safilo G. ha chiuso la seduta in rosso con un -1,58%,
nonostante i dati del trimestre superiori alle attese.
Tra gli editoriali, in rosso Rcs (-3,66%), penalizzata dal
taglio del rating da neutral ad underperform da parte degli
analisti di Mediobanca. Male anche Mondadori (-1,35%) e L'Espresso
(-3%).
Tra le azioni del settore immobiliare forti vendite su Risanamento (-4,09%), Aedes (-6,42%), Gabetti (-5,66%) e Prelios (-1,16%). In luce invece B.Stabili (+3,57%), miglior titolo del Ftse Italia Mid Cap.
Infine Interpump (-9,21%) ha accelerato al ribasso dopo la
trimestrale risultata piu' debole rispetto al consensus. fcm
flavia.caforio@mfdowjones