I principali indici europei hanno superato anche la

prova dei dati americani sul mercato del lavoro e hanno chiuso la seduta

in territorio positivo. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni

mettendo a segno un rialzo dello 0,96% a 19.692 punti, il Dax dello 0,49%,

l'Ibex dell'1,08%, il Ftse 100 dello 0,2% e il Cac-40 dello 0,96%.

Relativamente ai dati Usa, i nuovi posti di lavoro nei settori non

agricoli si sono attestati a 113.000 unitá nel mese di gennaio, rispetto

al consenso posto a +180.000 unitá, mentre il tasso di disoccupazione è

stato pari al 6,6% (6,7% il consenso).

Ad una prima valutazione il dato sui nuovi posti di lavoro nei settori

non agricoli sembrava negativo e quindi il Ftse Mib è passato sotto la

parità e ha segnato un minimo intraday a 19.432 punti.

Dopo un'analisi più approfondita, invece, gli investitori hanno valutato

comunque positivamente il dato e infatti il principale indice milanese ha

accelerato al rialzo e ha toccato massimi intraday a quota 19.705 punti.

Alcuni operatori hanno infatti evidenziato che il dato è stato

condizionato dalle cattive condizioni meteorologiche. A tal proposito un

esperto ha fatto notare che questo gennaio è stato il più freddo da 3

anni. Lo stesso esperto ha poi riportato che la serie annuale 2013 del

dato è stata rivista e da questa operazione è emerso che "lo scorso anno

sono stati creati circa 136.000 posti di lavoro in piú rispetto a quanto

si pensava. Nel complesso, si parla di 2,322 mln di occupati rispetto a

2,186 mln della stima precedente. Questo indica che nel corso dell'anno il

mercato del lavoro è stato piú forte di quanto si pensasse". Il tasso di

disoccupazione è invece stato lievemente migliore delle attese.

A piazza Affari si è distinto il comparto dei titoli del risparmio

gestito, con Mediolanum che ha guadagnato il 4,62% a 14,09 euro, Azimut H.

il 2% a 22,9 euro e B.Generali il 2,8% a 24,19 euro. Citigroup ha

confermato la propria visione positiva sul settore ritenendo che i singoli

titoli potrebbero trarre molto beneficio dal contesto macroeconomico. La

stessa casa d'affari ha avviato su Mediolanum la copertura con rating buy

e target price a 7,6 euro e ha poi alzato il prezzo obiettivo sia su

Azimut H. (da 21 euro a 26 euro, rating buy) che su B.Generali (da 21,5

euro a 27 euro, rating buy).

B.Unicem (+4,6% a 14,09 euro) ha accelerato al rialzo dopo la

pubblicazione dei dati preliminari 2013. Nel dettaglio, i ricavi si sono

attestati a 2,754 mld euro (-2,1% a/a) e l'indebitamento netto è passato

da 1,125 mld euro del 2012 a 1,066 mld euro nel 2013. Alcuni analisti

hanno apprezzato sia il fatto che i conti siano stati superiori alle

attese, sia le affermazioni della società sul margine operativo lordo

ricorrente, che dovrebbe essere superiore rispetto all'esercizio

precedente.

Telecom I. (+2,79% a 0,8655 euro) ha segnato un'ottima performance. I

driver principali che continuano ad attirare l'attenzione degli analisti

restano il Brasile e il debito.

Contrastato invece il settore dei titoli bancari. Unicredit ha chiuso la

seduta in rialzo del 3,55%, B.Popolare dello 0,56%, B.P.Milano dell'1%,

Ubi B. dello 0,62%, B.P.E.Romagna dello 0,64%, Intesa Sanpaolo dello 0,1%,

mentre Mediobanca ha ceduto lo 0,43% e B.Mps l'1,15%. Citigroup ha

migliorato la propria valutazione sull'intero comparto da underweight a

neutral ritenendo che le banche siano "più vicine alla fine del tunnel".

Vendite su Saipem, che ha perso l'1,67% a 16,44 euro. Secondo un

analista i conti che il gruppo pubblicherà martedì 11 febbraio potrebbero

essere deboli e deludere le attese del mercato. In una nota di ieri Kepler

Cheuvreux ha evidenziato che il consenso potrebbe scendere ancora dopo la

comunicazione della guidance.

In rosso Tod'S (-1,97% a 96,8 euro), con Kepler Cheuvreux che ha

abbassato sull'azione il prezzo obiettivo a 95 euro da 100 euro,

confermando il rating a reduce.

Sul resto del listino si segnala Italcementi (+3,98% a 7,575 euro).

Banca Akros ha alzato sul titolo il target price a 6,6 euro da 6,2 euro,

confermando la raccomandazione hold. Il presidente della societá

cementifera, Carlo Pesenti, ha affermato che "abbiamo sempre dato

dividendi per 150 anni" e "non vorrei interrompere questa tradizione

virtuosa proprio quest'anno".

Acquisti su Salini Impregilo (+1,4% a 4,36 euro). Il consorzio Gupc, ha

ufficialmente sospeso i lavori di ampliamento del canale di Panama in

attesa di una risposta da parte dell'Acp alla nuova proposta avanzata dal

consorzio per mettere fine alla disputa sugli extra costi dell'opera (1,6

mld usd). Il consorzio ha comunque ribadito il suo impegno nel trovare una

soluzione all'impasse con l'Authority panamense.

In positivo Saras (+6,42% a 0,995 euro) che ha proseguito il rally

innescato dalla rottura dei minimi intorno a 0,85 euro a fine gennaio e si

è portata sui massimi da luglio 2013.

In lieve rialzo Gabetti (+0,96% a 0,0314 euro). Si chiude oggi

l'operazione di aumento di capitale. L'operazione di ricapitalizzazione

prevede l'emissione di nuove azioni al prezzo unitario di 0,0293 euro

offerte nel rapporto di 32 nuovi titoli ogni 41 ordinari e o di categoria

B posseduti. L'aumento comporterá l'emissione di massime 648.380.448

azioni per un controvalore complessivo di circa 19 mln euro.

In negativo invece Piaggio, che ha perso il 2,51% a 2,252 euro.

Mediobanca Securities ha confermato il rating neutral sul titolo, con

target price di 2,4 euro per azione, mentre ha tagliato le stime

sull'azione in attesa dei conti che saranno pubblicati il 28 febbraio.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

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