I consumatori chiedono che le assicurazioni si dotino di un fondo di garanzia a tutela dei propri clienti, come hanno fatto le banche per proteggere i rispettivi depositanti con un paracadute da 100 mila euro massimi per correntista in caso di fallimento dell'istituto. A far emergere la necessità di una protezione anche per i risparmiatori assicurativi è stato l'esplodere del caso Eurovita, la compagnia finita in amministrazione straordinaria per carenza di capitale.

MF-Milano Finanza riporta che l'occasione per sollevare il tema è stata la riunione che si è tenuta venerdì 14 in Ivass, tra i rappresentanti dell'autorità di controllo delle assicurazioni e le associazioni dei consumatori.

La creazione di un fondo tra le compagnia, come quello che è stato istituito nel 2015 tra le banche che versano un contributo al Fidt, il Fondo interbancaro di tutela dei depositi, potrebbe infatti non solo incrementare la protezione degli assicurati ma al tempo stesso rafforzare la fiducia verso il comparto che con Eurovita, prima compagnia Vita in Italia a finire in amministrazione straordinaria, si è improvvisamente rivelato vulnerabile. Una questione che sembra trovare parere favorevole anche da Ivass ma che per essere portata avanti avrebbe bisogno dell'intervento del legislatore e ovviamente del supporto del settore assicurativo che sarebbe chiamato in prima linea ai versamenti. Nel settore esiste già il fondo di garanzia per le vittime della strada (gestito da Consap) che scatta nel caso di incidenti stradali causati da un veicolo non identificato o privo di polizza, ma nulla è previsto per le polizze Vita.

Intanto, tornando al piano di salvataggio di Eurovita giovedì 20 è prevista una nuova riunione con il coordinamento del ministero dell'Economia e la partecipazione delle banche (Sparkasse, Banca Fideuram, FinecoBank e Credem) e della compagnie di assicurazione coinvolte (Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Generali, Unipol e per Allianz) tentare di trovare una soluzione che accontenti tutti entro la fine di giugno, quando scadrà anche il secondo provvedimento Ivass per il congelamento dei riscatti.

Sul tavolo, a oggi, restano ancora tutte le ipotesi. Sia quella di un passaggio alle compagnie di assicurazione delle sole gestioni separate di Eurovita, con le unit linked che rimarrebbero in capo alla compagnia che verrebbe ricapitalizzata e cambierebbe nome. Sia quella di un passaggio dell'intero portafoglio alle cinque compagnie, con le banche che in entrambi i casi avrebbe un ruolo di garante della liquidità in caso di riscatti. Scenari che hanno entrambi pro e contro. Giovedì 20 lo scenario potrebbe essere quindi più chiaro con tutti i protagonisti di questa vicenda, chiamati in riunione con Ivass e il governo che premono per trovare il prima possibile una soluzione.

pev

 

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April 18, 2023 03:07 ET (07:07 GMT)

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