Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un calo dell'1,15% a 23.532 punti, pagando qualche presa di profitto dopo i rialzi di ieri. In perdita anche il Dax (-1,89%), il Cac-40 (-1,81%), il Ftse 100 (-1,03%) e l'Ibex (-0,28%).

Gli investitori continuano a monitorare con estrema attenzione la situazione della Grecia e mantengono una certa cautela in vista del Fomc di domani, che dovrebbe portare ulteriore chiarezza sul primo rialzo dei tassi della Federal Reserve.

Sul fronte dei dati macroeconomici, l'indice sulla fiducia dei consumatori negli Usa ad aprile ha deluso le attese e si è attestato a 95,2 punti, in calo rispetto al consenso di 102,5 punti. Le vendite al dettaglio delle catene nazionali nelle prime tre settimane di aprile che sono salite dello 0,2% m/m e l'indice S&P/Case-Shiller dei prezzi delle case nelle 20 maggiori cittá a febbraio che è aumentato del 5% a/a non hanno invece avuto un particolare impatto sui principali listini europei.

A piazza Affari in controtendenza Mediolanum (+2,59% a 8,12 euro) e gli altri titoli del risparmio gestito: Azimut H. +0,74%, Anima H. +3,42% e

B.Generali +0,2%.

In positivo anche Mediaset, che dopo il +8,23% di ieri ha segnato un +0,56% a 4,71 euro. A detta degli analisti un eventuale deal con Vivendi avrebbe senso e consentirebbe ad entrambe le societá di ottenere dei vantaggi. In rialzo anche il resto delle azioni del comparto dei media: Rcs +2,81%, L'Espresso +1,67% e Cairo Comm. +0,86%.

Acquisti su B.Unicem (+1,03% a 14,74 euro). Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 14,5 a 16,5 euro, confermando la raccomandazione overweight.

In luce Prysmian (+1,21% a 19,2 euro). Equita Sim ha aumentato di 50 punti base il peso dell'azione nel proprio portafoglio principale. La stessa casa d'affari ha alzato il peso di 50 pb anche di Enel (-0,18%).

Denaro su Saipem (+0,25% a 12,26 euro) che ha ricevuto un upgrade da

parte di Societe Generale (a hold da sell) con prezzo obiettivo che sale a 12,9 euro da 8 euro. Anche Banca Akros, Ubs, Exane Bnp Paribas, Kepler

Cheuvreux ed Equita Sim hanno alzato i Tp all'indomani della pubblicazione dei conti superiori alle attese.

Deboli le banche: B.P.Milano +0,21%, B.Popolare -0,14%, Unicredit

-0,76%, B.Mps -1,04%, Intesa Sanpaolo -2,15%, Mediobanca -2,27%, B.P.E.Romagna -2,6% e Ubi B. -3,21%.

In perdita Fca (-3,07% a 14,84 euro). La società resta in attesa dei conti trimestrali previsti per domani. Banca Imi si aspetta risultati in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In rosso Stm (-3,74%) che secondo un analista era salita troppo. Inoltre, ha evidenziato l'esperto, il 30 aprile saranno pubblicati i conti trimestrali.

Sul resto del listino si segnala Salini Impregilo (+2,8%). Equita Sim giudica positivamente l'accordo annunciato ieri per un progetto idrico in Papua Nuova Guinea.

In positivo B.Ifis (+0,36%) che ha festeggiato i risultati. La societá ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con un utile netto di 26,2 mln euro, in aumento del 6,3% rispetto all'anno prima.

Bene C.Latte To (+0,57%) grazie ai conti. La societá ha registrato un utile ante imposte di 0,879 mln euro, in crescita dagli 0,212 mln dell'analogo periodo dello scorso anno.

In rally gli immobiliari: Aedes +28,63%, Gabetti +10,69%, Risanamento +5,22% e Prelios +10,04%. Un operatore riferisce che la ripresa del comparto rappresenta il driver principale che da mesi sta spingendo i titoli. Un'ulteriore conferma è arrivata anche dai numeri di Aedes, che ha trascinato tutto il settore al rialzo.

Prosegue il rally di Innovatec (+2,64%). Pietro Colucci, presidente e Ceo della controllante Kinexia, ha spiegato ad MF-Dowjones che "i primi

feedback dalla presentazione" del nuovo piano industriale "sono stati

entusiastici".

Vendite su Saras (-4,55%) che a detta di un operatore ha risentito delle parole di Moratti sull'azionariato. Massimo Moratti, in particolare, ha sottolineato che la struttura dell'azionariato è stabile e che non gli risulta che i russi di Rosneft vogliano aumentare la quota. Parole che fanno, quindi, venire meno la speculazione sul titolo.

In calo anche Microspore (-1,78% a 2,21 euro), societá produttrice e

distributrice di prodotti per la nutrizione e la cura delle piante. Il

titolo ha risentito della decisione del Cda di sottoporre all'assemblea degli azionisti la revoca dalle negoziazioni delle azioni in seguito alla

richiesta pervenuta dal socio di maggioranza HS Spa.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

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