Logistica: più green agendo su 4 fronti (Liuc)
19 Octobre 2023 - 1:15PM
MF Dow Jones (Italian)
ROMA (MF-NW)--Dalle parole ai fatti per ridurre l'impatto
ambientale nella logistica. Non solo un titolo, ma un impegno da
parte di numerose imprese manifatturiere, commerciali e di servizi
logistici che, nella sfida ai cambiamenti climatici, presentano un
gran numero di soluzioni attuabili. Ieri, nel corso del convegno
"Green Logistics: dal dire al fare", organizzato dal Green
Transition Hub della Liuc, in collaborazione con Columbus
Logistics, importanti aziende come Chef Express, Coca-Cola,
Goodman, Grifal, Ikea, Lucart, CPR, NolPal, P&G, Toyota e World
Capital hanno portato una testimonianza diretta delle rispettive
azioni a sostegno di una logistica sempre più green.
Obiettivo del convegno, informa una nota, è stato quello di fare
da cassa di risonanza alle numerose soluzioni, già oggi esistenti,
con cui le aziende possono fare la differenza. E proprio queste
soluzioni andranno a creare un catalogo permanente - il cosiddetto
"green logistic radar" - che sarà a disposizione di tutti nella
nuova piattaforma fisico virtuale del Green Transition Hub,
probabilmente già a partire dall'inizio del prossimo anno.
"A distanza di un anno il Centro sta lavorando su 12 progetti
grazie al sostegno di numerose aziende e associazioni in cui sono
coinvolti 15 collaboratori tra docenti, ricercatori e dottorandi",
indica il direttore del Green Hub Alessandro Creazza. Tra i filoni
di ricerca spiccano i temi di green supply chain e green logistic,
ereditati da una tradizione di oltre 20 anni di ricerca da parte
del professor Fabrizio Dallari, Ordinario di Logistica e Supply
Chain Management alla LIUC, e del suo team.
"Creare un ecosistema di filiera che vede la logistica come
processo chiave è stato un altro tema discusso negli interventi del
convegno che hanno mostrato il percorso di transizione verso il
raggiungimento della triple bottom line della sostenibilità:
people, planet e profit", annota Alessandro Creazza, "in tal senso
sono incoraggianti i risultati emersi dalla nostra survey: oltre il
30% delle aziende hanno dichiarano di adottare pratiche green
basate su iniziative di collaborazione nella supply chain, e il
trend è in crescita rispetto al 2022".
Ma, come è possibile intervenire per ridurre l'impronta
ambientale della logistica? "Non esiste un silver bullet, ossia un
solo proiettile in grado di risolvere il problema con un solo
colpo, ma occorre agire su quattro fronti: imballi, magazzini,
trasporti e organizzazione della supply chain", dice il professor
Dallari, Ordinario di Logistica e Supply Chain Management alla
Liuc, "i cambiamenti climatici che tutti avvertiamo, non solo dalle
pagine dei giornali, sono tali da farci riflettere sugli impatti
attribuibili alla logistica a cui è imputabile l'11% di tutti i gas
serra emessi nel nostro pianeta (4,2 gigatoni di tonnellate di
CO2). Se la logistica fosse una nazione si collocherebbe al terzo
posto di questa graduatoria dopo Cina (11,2 gigatoni) e Stati Uniti
(4,5 gigatoni).
Una buona notizia, però, c'è. "Rispetto al 2022, il numero di
aziende che hanno abbracciato l'impegno per obiettivi di
sostenibilità è cresciuto del 10%", spiega l'ingegner Martina
Farioli, assegnista di ricerca Liuc, "questo a conferma del fatto
che la pressione verso l'azione di soluzioni green è sempre più
sentita. In particolare, se per le grandi imprese la spinta verso
la sostenibilità arriva dal top management e dai mass media, per le
piccole e medie imprese prevale la pressione da parte dei clienti.
Inoltre, rispetto al 2022, sempre più aziende stanno misurando le
emissioni della propria logistica, specialmente nel campo dei
trasporti".
gug
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October 19, 2023 07:00 ET (11:00 GMT)
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