"La settimana prossima sottoporro' al capo dello Stato il nome di un nuovo Ministro dello Sviluppo". L'annuncio del premier Silvio Berlusconi, affidato a una nota, e' arrivato dopo tre giorni di pressante dibattito intorno alle sorti dell'economia e della politica industriale del Paese. Dibattito innescato dalle parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da Venezia ha posto l'accento su questi temi rinnovando l'appello per la nomina, gia' lanciato prima della pausa estiva. Berlusconi quindi ci riprova. Come ha riferito il leader della Lega, Umberto Bossi, in luglio, quando il favorito era il viceministro Paolo Romani, "ha trovato resistenza".

I nomi in ballo sono almeno due. "La Repubblica" rilancia su Romani. Per il "Corriere della Sera", invece, la sua candidatura sarebbe ormai archiviata. A occupare la scena, dopo un colloquio avuto col premier, e' ora Mario Baldassarri, presidente della commissione Finanze del Senato e capogruppo di Futuro e Liberta' a Palazzo Madama. Lui non conferma ma nemmeno smentisce. "Non ho detto che sono disponibile" a fare il ministro dello Sviluppo Economico; "mi sento parte di una squadra e partita dopo partita i ruoli gli assegna l'allenatore e il presidente. In questo momento sto benissimo a fare il presidente della Commissione Bilancio e Tesoro del Senato".

"Per noi - ha precisato parlando a nome dell'area finiana - il punto si chiama riequilibrio dell'agenda di Governo. E' questo l'obiettivo che porremmo nei prossimi giorni al Governo, ossia che diventi prioritario nella sua azione affiancare alla gamba necessaria del rigore finanziario e del controllo dei conti pubblici, una politica di bilancio che attraverso uno spostamento di risorse possa sostenere la crescita e lo sviluppo economico".

Varie voci per la nomina si sono sollevate anche dal mondo imprenditoriale e finanziario. "Si manca. In un momento di crisi il ministro dell'industria e' un nodo importante", ha detto l'a.d. di Edison, Umberto Quadrino parlando dal Workshop Ambrosetti di Cernobbio. "Non solo sindacati e parti sociali, deve funzionare bene - ha osservato Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria e numero uno di Brembo -, l'intero sistema Paese e anche la politica deve fare la sua parte. In questo momento credo che qualche assenza si noti". Bombassei si e' astenuto pero' dal dare indicazioni sulla nomina del futuro ministro, augurandosi solo che sia "una persona che conosca bene il sistema e che quindi possa dare il suo contributo".

"E' difficile non auspicare che la nomina avvenga in tempi brevi", ha detto il presidente di Telecom I., Gabriele Galateri di Genola, perche' "e' fondamentale". Galateri ha sottolineato anche l'importanza di nominare a breve il nuovo presidente della Consob. Dello stesso avviso l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera: "si sente la necessita' di entrambi ed e' urgente che entrambe le posizioni vengano coperte". Anche la nomina del presidente della Consob era sfumata per contrasti sul nome dell'attuale presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala'. Nonostante il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, avesse dato per certa la nomina in un'intervista precedente l'ultimo CdM estivo. Ora il Governo ci riprova, almeno sullo Sviluppo. gug guglielmo.valia@mfdowjones.it

 
 
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