"Il presidente designato (Squinzi, ndr), se vuole governare con
il piu' largo consenso possibile deve, con intelligenza,
condividere le scelte anche con quella parte dell'impresa che non
lo ha votato".
Lo dice, in un'intervista a Repubblica, Alberto Bombassei,
presidente di Brembo e sfidante di Giorgio Squinzi nella corsa alla
presidenza di Confindustria. "Non voglio spaccare Confindustria ma
il risultato della Giunta (95 a 84, ndr) e' un evento mai accaduto
in precedenza. Nessuno mette in dubbio la vittoria di Squinzi. Ma
il presidente designato si trova ad affrontare una situazione
nuova". In caso contrario, a parere di Bombassei, Confindustria
"non sarebbe piu' il riferimento autorevole che e' sempre stato. E
diventerebbe sempre meno importante. Ma non credo sia
nell'interesse dell'Italia".
Bombassei osserva pero' che con Squinzi "abbiamo iniziato a
parlare. Sono fiducioso. Alcuni temi sono condivisi, su altri
dobbiamo lavorare. Mi auguro - conclude - che il 19 aprile venga
presentato un programma condiviso in tutte le sue parti. Spero poi
che per le cariche piu' importanti, come la presidenza del Sole 24
Ore, la Luiss, il direttore generale per arrivare fino ai
vice-presidenti, si trovino nomi che uniscano l'associazione, che
non creino tensioni". red/dom