"Noi abbiamo fatto un investimento eccezionale sul management:
nessuna societa', in Italia, lo ha cosi' articolato. Il management
deve essere bravo e credibile. Vorremmo dare la solidita' di cui
c'e' bisogno e poi lasciare la possibilita' di mettere assieme gli
asset per competere ai massimi livelli. Noi e gli americani non
vogliamo avere interferenza nella gestione manageriale: c'e' chiara
distinzione tra tematiche finanziarie e tecniche.
E' quanto dichiara a "La politica nel pallone" su Gr Parlamento
Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit, parlando
della As Roma e anticipando un possibile delisting dalla Borsa.
"Gli azionisti di minoranza si stanno assottigliando. Alla fine,
per la loro stessa tutela potremmo decidere di non avere una
societa' quotata. Ô una valutazione che dipendera' dall'adesione
agli aumenti di capitale: se gli azionisti di minoranza non
sottoscriveranno, diventeranno una quota piccolissima e questo
potrebbe portare a valutazioni successive", ha precisato.
Per quel che riguarda il mercato: "stiamo facendo valutazioni, mi aspetto proposte finanziarie dagli americani. Poi, dovremo capire con lo staff tecnico quali sono le necessita'. Lo scorso anno sono stati fatti investimenti in gran parte corretti su giovani di talento", sottolinea.
E sullo stadio: "a Roma abbiamo fatto partire un processo ovvio
in termini di governance per una societa' quotata in Borsa: abbiamo
affidato ad una societa' terza la valutazione sulle opzioni
praticabili. Verra' presentata una short list al Consiglio: alla
fine punteremo su un progetto dopo aver sentito le autorita'",
conclude. cat